Il Molleggiato non è riuscito ad entrare a Sant’Ambrogio
Milano, 2 aprile 2013 – “Era un genio della canzone italiana”. Così Roberto Vecchioni ha omaggiato l’amico Enzo Jannacci, scomparso venerdì all’età di 77 anni. “Il genio è quello che cambia tutto: tu ti aspetti una cosa e lui ne fa un’altra migliore. Lui era così, nella canzone italiana forse due o tre al massimo erano come Jannacci”. Il cantante aveva Milano nel sangue e la sua città ha partecipato con grande seguito al suo funerale, tenutosi alla Basilica di Sant’Ambrogio. Presenti tanti membri dello show business: da Fabio Fazio a Teo Teocoli (“E’ stato un vero collante tra noi – ricorda il poliedrico attore -. A lui devo l’inizio della mia carriera, è lui che mi ha fatto diventare un artista. Quando era presente dava un senso alla serata”), da Massimo Boldi a Roberto Vecchioni. Sono arrivati anche Adriano Celentano e sua moglie Claudia Mori. Il Molleggiato non è però riuscito ad entrare nella Basilica (“Giusto così – ha dichiarato -“) e per questo ha abbandonato la funzione. Nessuna polemica però.
“Oggi non c’è più quella tenerezza che ammorbidiva gli animi, quella tenerezza fatta di sguardi e di piccoli rapporti umani. Così era la Milano di Enzio, così era lui”. Eugenio Finardi è commosso, alza lo sguardo al cielo e a stento trattiene le lacrime: “In questi giorni mi sono ritrovato a cantare le canzoni di Enzo a mia figlia di 13 anni che mi chiedeva chi fosse. Appena ho intonato “Vengo anche io” lei ha capito di chi stessimo parlando. Questo significa di passare alla storia“.
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02/04/2013 – Il Giorno (www.ilgiorno.it)