La produttrice lamenta stranezze nell’atteggiamento della tv pubblica
In veste di produttrice Claudia Mori oggi in un’intervista concessa a Il Fatto Quotidiano lamenta una specie di ostracismo da parte della Rai. La questione specifica riguarda una fiction su Papa Francesco. La moglie di Adriano Celentano ha acquistato i diritti del libro di Nello Scavo (nel video di apertura la sua intervista), La lista di Bergoglio, che racconta i salvataggi di preti e laici messi in atto dall’attuale pontefice negli anni dei desaparecidos, perché intende trasformarlo in fiction. Anzi, più precisamente, in un film e in una fiction (per questo motivo sarebbero in corso contatti con una produzione straniera); al soggetto ha lavorato Umberto Contarello, sceneggiatore de La Grande Bellezza, mentre la regista sarà Liliana Cavani.
Pur premettendo di essere consapevole che “non ho mai pensato né preteso” che la Rai sia tenuta ad accettare tutte le sue proposte, la Mori ha fatto notare:
Negli ultimi anni si è spesso verificata una situazione strana: prima un grande interesse della Rai verso i miei progetti e poi una sorta di eccesso di difficoltà che porta al blocco delle mie produzioni.
La Mori ad oggi non si spiega l’atteggiamento attendista della tv pubblica, che non coglie l’occasione di raccontare per “primi” il Papa al cinema e/o in televisione. Le ipotizzabili pressioni dal Vaticano non esistono a quanto pare:
Non mi risulta che il Vaticano tema questa fiction: io sono stata intervistata da Radio Vaticana e Liliana Cavani dall’Osservatorio Romano e Avvenire.
In passato molte fiction prodotte dalla Mori hanno trovato ospitalità (con successo di pubblico), da Caruso a De Gasperi, passando per i quattro tv movie Mai per amore (con ascolti non esaltanti) e per C’era una volta la città dei matti:
Da Caruso in poi non ho più lavorato con la Rai, nonostante i progetti che ho presentato inizialmente fossero stati accolti positivamente.
Pur nell’intento di non fare sterile polemica e ribadendo la volontà di essere “collaborativa” con la Rai e non nemica, l’ex giudice di X Factor (quando andava in onda sulla tv pubblica) ha ammesso:
È possibile che io e Adriano paghiamo il fatto di essere persone veramente libere e quindi non allineate. Questo può incidere: non sto parlando del direttore di Rai Fiction, ma in generale.
La Mori ha svelato inoltre che in tempi recenti “non sono mancati i momenti di tensione e siamo stati a un passo dal fare saltare la produzione di San Francesco” (che invece andrà in onda il prossimo inverno). Quindi ha elencato le sue produzioni, proposte alla Rai, che sono in attesa di essere sbloccate: ‘Storia dei Papi’, ossia quaranta docu-drama da 60′ e almeno due fiction da 120, una miniserie sul gioco d’azzardo “pronta da circa due anni”, ‘Portava la minigonna’ e ‘Non possiamo chiamarlo amore’, sul tema della violenza alle donne e la fiction su Giorgio Gaber, dove però è stato colto da Rai Fiction la mancanza di “tirante drammaturgico”.
di Massimo Galanto
08/08/2014 – TvBlog.it