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«La musica è un ponte tra culture»

Idan Raichel

di Matteo Mazzuca

Intervista a Idan Raichel, autore del singolo di Mina e Celentano Amami. Un grande onore per lui, ma il suo progetto è ancora più ampio: unire il mondo con le sue opere.

C’è un po’ di Israele in Amami, il nuovo singolo di Mina e Celentano. Anzi, c’è il mondo. Merito di Idan Raichel, un artista israeliano che da anni porta avanti un progetto il cui obiettivo è «costruire dei ponti tra culture differenti», attingendo a diverse tradizioni musicali. E Amami è una canzone un po’ figlia di questo progetto: di fatto, è la cover di Ma’agalim, brano scritto e interpretato da Idan, che insieme a Riccardo Sinigallia ha lavorato anche al testo italiano. «Non posso nemmeno definirlo come un sogno che si è realizzato, perché non ho mai nemmeno osato pensare di poter collaborare con due miti così importanti per la cultura italiana», ci ha detto l’artista, che abbiamo raggiunto per un’intervista.

DOMANDA: Conosceva già Mina e Celentano?
RISPOSTA: Mina e Celentano non sono due artisti leggendari solo in Italia, ma anche in altri Paesi. I miei genitori li ascoltavano già molti anni fa, e io sono cresciuto con le loro canzoni. Per me è stato un grande onore essere scelto da loro.
D: Come mai hanno scelto Ma’agalim?
R: È andata così: conobbi Caterina Caselli a Milano, dopo un mio concerto. Lei era tra il pubblico. Alla fine dell’esibizione venne da me. Io già la conoscevo come cantante, ma non sapevo che fosse alla guida dell’etichetta Sugar Music. Mi spiegò che stava raccogliendo delle canzoni per Mina e Celentano, e che le piacevano molto le sonorità dell’Idan Raichel Project. Così mi chiese se poteva presentargli i miei brani. Loro le hanno ascoltate, e hanno scelto Ma’agalim. Che l’abbiano scelta anche come primo singolo, poi, mi rende ancora più orgoglioso.
D: Che cosa pensa dell’arrangiamento di Amami? Quali punti di contatto ci sono con l’originale?
R: La versione di Amami è bella e accattivante. Ci sono alcuni elementi che sono rimasti dall’originale, come l’idea dell’assolo di fisarmonica e le chitarre che accompagnano le strofe. Immagino che il mio arrangiamento originale li abbia ispirati, ma loro hanno avuto la capacità di adattarlo ai loro gusti. Sono felice che l’abbiano realizzata così, perché hanno avuto modo di stabilire una connessione più profonda con il brano.
D: C’è qualche altra sua canzone nell’album di Mina e Celentano?
R: Preferisco non svelare nulla per lasciare ai fan il piacere della sorpresa. E di sorprese in questo album ce ne sono parecchie.
D: Come si è trovato a lavorare con Riccardo Sinigallia? Ha apprezzato la collaborazione con lui?
R: Riccardo è un grande autore e un grande artista. Anche lui è stato coinvolto nel progetto da Caterina Caselli. La ammiro molto, non solo per la sua capacità di sognare, ma anche perché permette agli artisti di realizzare i propri progetti.
D: Il suo progetto si ispira a differenti tradizioni artistiche.
R: Ho lavorato con oltre 150 artisti da tutto il mondo, dove il più giovane ha 16 anni e il più anziano 83. Alcuni di loro sono molti famosi, altri invece sono emergenti. In un certo senso, includo anche Mina e Celentano in questo percorso, perché anche se non hanno preso direttamente parte all’Idan Raichel Project, hanno comunque cantato una mia canzone.

Idan Raichel

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03/11/2016 – LetteraDonna.it

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