La Rai commissaria Sanremo. “A rischio serate con Celentano”
(AGI) – Roma, 15 feb. – Piu’ no che si’. Questo il quadro, stando ad indiscrezioni, circa la presenza stasera di Adriano Celentano al Festival di Sanremo. Nessuno pero’ tra gli addetti ai lavori – almeno quelli ufficialmente in grado di pronunciarsi – si espone nel fare previsioni. “Celentano non ha fatto capire se tornera’ – ha spiegato intanto in conferenza stampa Gianmarco Mazzi, direttore artistico del Festival – e pero’ l’avventura di Adriano non finisce qui, conoscendolo…”.
Una prima del Festival di Sanremo con il botto quella di ieri.
L’intervento di Adriano Celentano ha causato di fatto il commissariamento della kermesse. Il direttore generale della Rai Lorenza Lei, dopo aver ascoltato sia il presidente Paolo Garimberti sia i consiglieri di amministrazione di viale Mazzini, ha deciso “di fronte alla situazione che si e’ venuta a creare” e di inviare a Sanremo il vicedirettore generale responsabile per l’offerta radiotelevisiva Antonio Marano. Il suo compito sara’ quello di coordinare “con potere di intervento” il lavoro dell’intero Festival.
Che la performance di Celentano fosse stata una vera bufera, era prevedibile. In un’ora di show il cantante ha duramente attaccato i giornali Avvenire e Famiglia Cristiana, definendoli “inutili”, testate “ipocrite” e che “devono chiudere”. Non solo: attacco anche alla Consulta per aver bocciato il referendum sulla legge elettorale. E sul palco, gente riversa per terra e le immagini di scoppi di bombe aeree, sirene ululanti, edifici in fiamme, imbarcazioni colpite, gente che fugge. Dalla galleria e dalla platea sono partiti numerosi fischi anche se alla fine tutti gli spettatori erano in piedi, tranne il direttore di Rai1 Mauro Mazza. Celentano ha toccato anche il tema lavoro e dell’Alta velocita’ rivolgendosi a Montezemolo e invitandolo a “fare un treno lento” per guardare le bellezze d’Italia. Non e’ mancata l’accusa alla Merkel e a Sarkozy che “impongono l’acquisto delle loro armi”.
L’effetto Celentano sugli ascolti ha fatto sfiorare il 50% di share (media 49,55) anche se la sorpresa e’ stata Rocco Papaleo. Il picco di ascolti infatti si e’ avuto quando il regista e attore lucano e’ entrato in scena indossando un loden scuro e una cartella in pelle contenente documenti e carte da lavoro, in perfetto stile premier Monti. I due giornali attaccati hanno subito risposto. “Tutto questo – ha commentato il direttore Marco Tarquinio – perche’ abbiamo scritto che con quel che costa lui alla Rai per una serata, si potevano non chiudere le sedi giornalistiche Rai nel Sud del mondo e farle funzionare per un anno intero”. Mentre Famiglia Cristiana definisce Celentano “solo un piccolo attivista dell’ipocrisia, un finto esegeta della morale cristiana che sfrutta la tv per esercitare le sue vendette private”.
15/02/2012 – AGI.it