La Rai vuole Celentano ma Mazzi conferma è stata Lorenza Lei a dire «è fuori da Sanremo»
Viale Mazzini prova a spegnere la polemica col molleggiato
MILANO – «La Rai è in attesa di ricevere la bozza di contratto definitiva relativa alla partecipazione di Adriano Celentano al Festival di Sanremo. La Rai era e resta fortemente interessata a Celentano. Nessuna attenzione, invece, l’azienda intende prestare ai pettegolezzi che sembrano inspiegabilmente prevalere in queste ultime ore». Viale Mazzini prova a disinnescare le polemiche dei giorni scorsi sulla minaccia del «molleggiato» di non essere della partita del prossimo Festival se il direttore artistico Gianmarco Mazzi non avesse dichiarato agli organi di informazione il contenuto dei messaggi ricevuti dalla Rai in relazione alla sua presenza al Festival. Celentano aveva affidato al suo blog le valutazioni sugli sviluppi della vicenda che lo dovrebbe legare alla Rai.
AUT AUT DEL MOLLEGGIATO – Da qui l’aut aut «scattato dopo la lettura dei giornali e secondo i quali mi sarei inventato tutto in nome di una pubblicità di cui non solo da adesso, ma fin da quando ero un umile orologiaio, non me n’è mai fregato niente». Celentano dice quindi a Mazzi di cercare «una alternativa alla mia partecipazione al Festival e come comunicare una simile c…a». Quindi parla della bozza del contratto ricevuta dalla Rai e accenna alla questione del controllo dei testi e a mail ricevute dal legale della Rai. Il tutto finalizzato – a suo dire – a «giustificare la mia eliminazione dal Festival». Questo «solo perchè sono un tipo allegro che ha il viziaccio di pretendere una certa libertà di parola». Quindi la parte più dirompente del suo attacco, con l’invito a Mazzi: «se non chiarirai come stanno le cose, io al Festival non verrò».
LA REPLICA DI MAZZI – La risposta del direttore artistico di Gianmarco Mazzi non si è fatta attendere e dalle sue parole è arrivata anche la conferma che sarebbe stato proprio il direttore generale Lorenza Lei a chiudere la porta a Celentano. Mazzi ha confermato che il direttore di Rai1 Mauro Mazza gli ha comunicato «per iscritto» prima che la Rai aveva «bloccato la programmazione dei promo su Celentano» e poi, «sempre per iscritto e in modo inequivocabile «la Lei dice Celentano è fuori». «Caro Adriano – scrive Mazzi – mi sono molto impegnato in questi mesi per la tua partecipazione. A questo punto capisco che mi devo impegnare per difendere qualità e quantità del mio lavoro e mi rivolgo alla Rai». Il direttore artistico sottolinea di essere «pagato per quello e quello voglio raggiungere, così come ho sempre fatto negli anni. Per il resto non esprimo giudizi anche se mi piacerebbe tanto sapere quali uffici, e quali ufficiali, dovrebbero concordare i contenuti dell’intervento di Celentano. Non mi fido, preferisco che Celentano dica quello che vuole, anche perchè in diretta può farlo liberamente, e a me sia data la possibilità di rispondergli se non sarò d’accordo. Il che è anche probabile».
DECISIONE AUTOLESIONISTA – Per il direttore artistico, rivedere dopo otto anni Celentano in tv e a Sanremo, anche con Morandi, «rappresenta per la Rai e per me un successo artistico, professionale e commerciale. Se penso agli appelli fatti, tra gli altri, da un grande come Fiorello per avere Adriano nella sua trasmissione e al giusto sostegno dato dalla Rai, dico che da parte dell’azienda mi sarei aspettato più entusiasmo». Poi spiega che «fino a un certo punto» le trattative sembravano andare per il verso giusto, con «gli accordi sul compenso chiusi in linea con il mercato attuale, addirittura al di sotto di compensi erogati negli anni scorsi per un evento importante come Sanremo e Celentano ha potuto iniziare a lavorare». Poi sabato scorso «qualcosa si è inceppato».
SONO LIBERO? – Mazzi ribadisce inoltre le due questioni-chiave, ovvero le interruzioni pubblicitarie e la libertà autoriale, tema «su cui mi sentivo particolarmente sicuro avendo avuto rassicurazioni dai vertici Rai e nessuna smentita alle dichiarazioni fatte in occasione dell’annuncio di Celentano». Per poi aggiungere di aver letto la bozza di contratto, in particolare l’articolo 8 che garantisce «discrezionalità ed autonomia sui contenuti dell’intervento delle performance» di Celentano «che saranno concordati, unitamente alle modalità della sua partecipazione con i competenti uffici». A questo punto, sottolinea Mazzi, «Celentano mi ha guardato e mi ha detto secondo te, che dice questo contratto, sono libero o non sono libero? Non ho saputo rispondere».
Redazione Online
24/01/2012 – Corriere della Sera