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La regista racconta il Re degli Ignoranti “Bello come un ragazzo che non sa di esserlo”

“Il silenzio fa orrore in TV. A Celentano no. Adriano mi ricorda anche il TAO “ci sei se sparisci”. Cosa da consigliare a tanti “esperti” e “politici”. Celentano estrae energia nuova dal silenzio che osa fare, dal girare le spalle al pubblico. Però è un’arte, una vera arte da comunicatore, niente affatto facile. Devi averci una dose di empatia superiore altrimenti irriti, ti fischiano, ti prendono per un gigione. Arte difficile quella di Celentano, come camminare su un precipizio senza badarci come sanno fare gli yogi e non cadono, sapete perché? Perché la fantasia è più reale dei precipizi.”
Un estratto della prefazione di Liliana Cavani al libro-cd “Il re degli ignoranti”, dell’opera “Adriano”, iniziativa del Corriere della Sera con il Clan Celentano che dal 14 febbraio ha messo in edicola, assieme al quotidiano di via Solferino, 12 cd tra i più importanti della discografia di Adriano Celentano.
“Fare passare un sentimento allo stato nativo attraverso la babele televisiva è stata la grande idea di Celentano. Una spericolatezza che ti puoi permettere se hai quel fisico lì, bello come un ragazzo che non sa di esserlo e con la grazia di un timido che sa di esserlo.”
Ciascun volume è introdotto da una prefazione di autori come Roberto Benigni (per il libro-cd “Azzurro”). Tra gli altri il premio Nobel Dario Fo (che si è cimentato in traduzioni in milanese, napoletano e francese del “Ragazzo della via Gluck”), oltre a Vincenzo Cerami, Tonino Guerra, Fernanda Pivano, Paolo Conte, Alda Merini, Furio Colombo, Marco Paolini e Valter Veltroni. Da una settimana on line tutte le prefazioni degli autori sul sito del Clan Celentano.

A cura di Angela Platania

05/04/2007 – Dada.net (http://guide.dada.net/recensioni_musicali)

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