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La tv alla Celentano meglio di un reality

Ottime performance dei reality show (‘Il Grande Fratello’, ‘L’Isola dei Famosi’, ‘La Fattoria’ e ‘La Talpa’) che però non schiacciano l’informazione, regina nei palinsesti con i grandi spettacoli d’intrattenimento come ‘RockPolitik’ e ‘Ballando con le Stelle’. Va bene lo sport. E’ il bilancio del 2005 in tv.

Roma, 2 gennaio 2006 – Per la tv il 2005 è stato l’anno del passaggio in massa al satellite, il cui share medio passa dal 4,6% del novembre 2004 al 5,4% dello stesso mese del 2005.

Quasi che la tv stia diventando sempre più la somma di tante nicchie, mentre la tv generalista segna il passo e resta preponderante soprattutto tra le casalinghe del mezzogiorno.

Per il resto, da segnalare le ottime performance, già anticipate nel 2004, dei reality show (‘Il Grande Fratello’, ‘ L’Isola dei Famosi’, ‘La Fattoria’ e ‘La Talpa’) che però non schiacciano l’informazione, che rimane regina nei palinsesti e negli ascolti, dei grandi spettacoli d’intrattenimento come ‘RockPolitik’ e ‘Ballando con le Stelle’, delle fiction e infine dello sport, in attesa delle olimpiadi invernali piemontesi da un lato e dei Mondiali di calcio di Germania dall’altro.

E ancora: il Tg1 si conferma egemone sul Tg5, esplodono gli ascolti dei Tg regionali, mentre più in generale gli spettatori uomini preferiscono Rai Tre a Rai Due; le donne Rai Due a Italia1 e i bambini di gran lunga Canale 5 rispetto a Rai Uno.

È questa la fotografia di un anno di tv che sta per chiudersi, secondo la rielaborazione dei dati Auditel (dal 2 gennaio al 17 dicembre 2005) da parte del centro media OMD in collaborazione con Klaus Davi.

La tv, ossia il bene tecnologico più diffuso nel nostro paese, presente nel 95,5% delle famiglie italiane (fonte: indagine multiscopo «Aspetti della vita quotidiana», diffusa il 27/12 dall’Istat e svolta nel febbraio-marzo 2005 su un campione di 2mila famiglie).

«Il 2005 – commenta Valeria Monti, direttore generale dell’UPA (Utenti Pubblicità Associati), l’associazione che riunisce le aziende investitrici in pubblicità – è stato un anno positivo per la televisione. I dati di ascolto confermano che gli spettatori premiano quella televisione che è concepita e creata tenendo in alta considerazione soprattutto la qualità dei programmi. La grande stagione della Rai, in particolare della rete ammiraglia, ne è la dimostrazione palese. Come rappresentanti delle aziende che investono in pubblicità, ci auguriamo dunque che nel 2006 la strada della qualità diventi tra gli obiettivi principali di tutte le emittenti. Ne gioverà la televisione e ne gioveranno gli investitori».

Il 2005 è stato anche l’anno della grande rivincita Rai su Mediaset. Soprattutto il secondo semestre, che ha visto il brusco calare degli ascolti Mediaset in favore della Rai, tra i capitomboli sportivi di Paolo Bonolis da un lato e il trionfo di Pupo, de L’Isola dei Famosi e di un ventaglio di fiction particolarmente azzeccato, giusto per citare i campioni del servizio pubblico.

Rai Uno, insomma, si conferma leader assoluta con il 23% dello share (2.609.411 spettatori nel minuto medio di una giornata di 19 ore, dalle 7 alle 2 di notte). Rete amata dalle donne (25,20% di share, in aumento, in quanto a percentuale di penetrazione dello 0,11, raggiungendo il 6% della popolazione nel minuto medio), un pò meno dai bambini (in calo dello 0,22 in termini di penetrazione, ferma all’1,79%, rispetto a un buon 2,64% registrato da Canale 5 sempre nel minuto medio). Canale 5, invece, si ferma al 21,90% (e 2.481.771 spettatori in un minuto medio).

02/01/2006 – La Nazione

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