Ligabue e Caparezza sì, sogno Celentano: “Sarà la festa della creatività”
Musica live nelle piazze, alla Fortezza da Basso e alle Cascine. Spazio al cinema e alla cultura. Ecco il cartellone
di Paola Fichera
Firenze, 20 giugno 2014 – L’ESTATE fiorentina si allarga e comincia, per prima, a parlare il linguaggio metropolitano. Non solo in senso geografico naturalmente, ma adottando lo stile della grande città. A idearlo e condurlo, del resto, il sindaco Dario Nardella ha voluto un archistar come Stefano Boeri, stile milanese da applicare a una grande città che da patrimonio dell’arte scommette ora le sue energie sulla produzione di eventi artistici.
Anche la rapidità è, quest’anno forse come non mai, il tratto caratteristico di questa edizione, messa in piedi, causa elezioni, in tempi record. In due settimane sono arrivati 300 progetti da 83 gruppi, roba da lasciare stupefatto anche l’ex assessore alla cultura di Pisapia. Affascinato, per ora, dalla sfida che, insieme al suo team, ha raccolto per ‘fare’ cultura in uno dei luoghi più belli del mondo. Pochi gli appuntamenti già certificati: ufficiale il via al festival con gli Mtv awards il 21 giugno alle Cascine, poi tutti allo Stadio Franchi per il fiorentinissimo Ligabue e, in data da definire, il sempre amato rapper pugliese Caparezza (già protagonista del capodanno 2011 in piazza Stazione) sarà alle Cascine il 7 settembre.
Fin qui gli eventi vip. Con una segretissima trattativa ancora in corso che, se Boeri e Nardella la spuntano, potrebbe far arrivare a Firenze un grande come Adriano Celentano. Difficile dire se, alla fine, Celentano si lascerà convincere a questo vero e proprio tuffo nella creatività applicata alla danza, alla musica, al cinema, a ogni forma d’arte che gli operatori fiorentini e non hanno proposto per questa straordinaria avventura estiva che si concluderà il 21 settembre.
Ieri l’architetto Boeri, che con questa sua Estate Fiorentina vara la prima prova da consigliere speciale del sindaco per la cultura, ha più volte sottolineato due aspetti: la città verde («Perchè poche città hanno come Firenze questo straordinario rapporto con il verde che è anche patrimonio monumentale») e la sua convinta scommessa sulla cultura dal vivo. Sulla voglia, insomma, di far assaporare, sulla pelle e in diretta la prova d’artista, dalla musica live prevista alle Cascine (nell’Anfiteatro, ma anche nella Cavea del Teatro dell’Opera e all’Ippodromo delle Mulina), ma anche alla Fortezza da basso, in alcune piazze del centro storico e alle Murate. «Ho scelto — ha spiegato l’architetto mostrando dal palchetto trasparente le slide in perfetto Renzi style — tre parole d’ordine nella scelta dei lavori dei 66 gruppi sugli 83 che hanno partecipato: innovazione, valorizzazione del territorio e di più con meno». Il cartellone definitivo sarà reso noto via internet e con apposita «FirenzeUp» per smartphone non prima del 26 giugno. Tempo materiale per gli ultimi ritocchi a un programma che, per la prima volta, non solo si allontanerà dal centro storico ma farà cartellone unico con le rassegne estive di Sesto Fiorentino, Scandicci, Bagno a Ripoli, Fiesole e Campi. Non solo musica naturalmente, anche tanto cinema dal Nelson Mandela Forum a piazza Santissima Annunziata. Ampio spazio anche per l’anniversario di Michelangelo con letture notturne di scritti del grande artista e di suoi contemporanei partendo dalle periferie per arrivare alla Torre San Niccolò, al piazzale, al centro, all’accademia delle arti e ai parchi fiorentini.
Una intera sezione sarà dedicata alla festa degli alberi (fra il Giardino dell’Orticoltura e le Cascine) e la novità assoluta è lo spazio riservato alla Formazione. «Firenze città universitaria non potrà non apprezzarlo» ha chiosato Boeri citando eventi fra Palazzo Spinelli e l’Istituto italiano di design. Spazio anche per una campagna fotografica che inviterà i fiorentini a fotografare i turisti, ribaltando lo sguardo che questi ultimi dedicano alla città. Un modo per riaprire la riflessione sul turismo di massa che ogni anno ‘travolge’ la città.
Accanto a Boeri l’assessore alla cultura Nardella sorride. Non rinuncia nemmeno alla battuta. «Molti sanno che ho provato molte volte in passato a fare l’assessore alla cultura, per riuscirci c’è voluto il sindaco Nardella». E strappa applauso e sorriso. Poi sgombra il campo dalle domande sui costi: «Abbiamo investito 470mila euro — spiega — che non sono pochi, riuscendo a metterne in moto oltre due milioni e mezzo. E’ la riprova che la cultura è una cosa viva. Vuol dire che per ogni euro investito il Comune è riuscito a mobilitarne altri 5!».
E poi il degrado. «L’Estate di quest’anno ha al centro il parco delle Cascine — ha ribadito — e questa è la nostra risposta al degrado, al vuoto che si riempie di problemi e disagi per i cittadini. Noi rispondiamo offrendo opportunità e luoghi diversi per non concentrare la movida e, allargandola, la rendiamo vivibile e possibile per tutta la città.
20/06/2014 – La Nazione (www.lanazione.it)