L’inglese maccheronico di Celentano spopola negli Usa. Il Molleggiato: “E’ una bella sorpresa”
A quarant’anni dall’uscita il ‘Prisencolinensinainciusol’ del Molleggiato è stato riscoperto dai blog statunitensi. La canzone è diventata subito un mito per i giovani americani che hanno apprezzato il ‘protorap’
Roma, 21 dic. (Adnkronos) – Un rap ante litteram per un mito senza tempo. ‘Prisencolinensinainciusol’ spopola negli Stati Uniti, a quasi 40 anni di distanza dalla sua uscita, con tutta la sua miscela esplosiva. A far riesplodere il mito del brano più geniale di Adriano Celentano è il blog Boing Boing, frequentatissimo negli Usa. Cory Doctorow, scrittore e guru dei blogger statunitensi, parla della canzone uscita nel 1972 in toni entusiastici, la cita come esempio di quanti cantano l’inglese senza conoscerlo e come simbolo del fascino dello slang finto-anglofono. ”Sono felicemente sorpreso delle dimensioni di questo evento globale nato spontaneamente sulla rete – ha commentato Celentano -. E’ talmente importante che ne terrò conto sempre di più, a partire dal prossimo cd di inediti su cui sto lavorando. Tra me e la rete c’è sempre stata un”attrazione fatale’ che questa volta è reciproca”.
Tempo poche ore e il pezzo del blogger viene letto da migliaia di giovani americani che ascoltano il brano e lo commentano: incantevole, attuale, originale, geniale, sono gli aggettivi usati. Scoppia così la Celentano-mania in Usa e a 40 anni di distanza dall’uscita del protorap. ”Celentano è una leggenda”, scrive un utente che si firma Gjashley mentre altri lo citano come esempio dell’evoluzione odierna del rock, altri paragonano Celentano a U2, Dylan, Elvis, Rem e Radiohead, altri dicono che si tratta di un brano che ha il ”linguaggio internazionale del funk”. Una mania che continua a crescere di ora in ora, incoronando Celentano re d’America. Un successo che dimostra la straordinaria vitalità di un artista che non conosce stagione e tempo.
Celentano compose ‘Prisencolinensinanciusol”anticipando di almeno dieci anni le prime produzioni, made in Usa, ed è considerata a tutti gli effetti il primo rap della storia della musica. Con un testo nonsense, un solo accordo, il Mi bemolle, e i fiati che ripetevano insistentemente un martellante refrain di dieci note, il brano alla sua prima uscita nel dicembre 1972 suscitò grande scalpore, segnando una vera e propria rottura con la tradizione musicale italiana dell’epoca. “Ai ai smai senflecs/ eni go for doin peso ai/ in de col mein saivuan/ prisencolinensinainciusol ol rait/ lu nei si not sicodor/ ah es la bebi la dai big iour/ prisencolinensinainciu’sol”, recita il testo di ‘Prisencolinensinainciusol’.
Sul significato del brano si susseguirono decine di interpretazioni, molte stravaganti: qualcuno arrivò ad avanzare l’ipotesi che si trattasse di un acronimo, una frase le cui iniziali componevano la parola fatidica. La spiegazione Celentano la fornì nel corso di una puntata della storica trasmissione Rai ‘Formula Due’, condotta da Alighiero Noschese e Loretta Goggi. Celentano si presentò vestendo i panni di un insegnante (con occhiali, spolverino e camicia grigia), intento a impartire la sua lezione a una dozzina di allieve in minigonna sedute ai banchi (tra queste, Claudia Mori): “Ho capito che oggi nel mondo non ci capiamo più -disse Celentano-. E’ proprio difficile, non c’e’ dialogo ormai. E’ rimasto solo lo sguardo, un po’ afflitto. E quindi ho ritenuto opportuno fare una canzone sul tema, cioe’ sviluppando il tema dell’incomunicabilita’”.
21/12/2009 – Adnkronos