Il singolo d’esordio di Adriano Celentano, nel 1958? “Rip it up/Jailhouse rock“. Il lato A era una reinterpretazione del Molleggiato di un brano scritto da John Marascalco e Robert Blackwell e portata al successo due anni prima sia da Bill Haley e His Comets che da Little Richard (il cantante, scomparso oggi all’età di 87 anni, l’aveva inclusa all’interno del suo primo album, “Here’s Little Richard”). Quel 45 giri fu solo il primo di una lunga serie di omaggi che Celentano avrebbe riservato a quello che apparve sin dal primo momento come uno dei suoi principali punti di riferimento (peraltro, “Rip it up” sarebbe stata riscritta in italiano e incisa con il titolo “Mi fanno ridere” per l’album “Deus” del 1981). Nel 1958 avrebbe reinciso la hit “Tutti frutti” per un Ep con Eraldo Volontè & His Rockers (ma l’avrebbe poi registrata da solo per “Nostalrock” del 1973). E poi “Ready Teddy” (da “I mali del secolo” del 1972), “Send me some lovin'” (da “Nostalrock”) e “Mi scade”, versione in italiano di “She’s got it”, da “I miei americani (Tre puntini) 2”.
Celentano avrebbe poi incontrato di persona Little Richard nel 1987, nello studio di “Fantastico 8“, quell’anno condotto proprio dal Molleggiato. Insieme, in quell’occasione, duettarono sulle note di “Send me some lovin’“.
09/05/2020 – Rockol.it
[…]Una vita costellata di incontri, follie, episodi incredibili: fare con lui un discorso coerente non era facile. La sua voce si impennava in una risata inquietante come quando, ai tempi in cui arrivò a Roma come ospite del “Fantastico” di Celentano, e ammise la verità su uno degli errori più clamorosi della sua carriera di band leader: il licenziamento di Jimi Hendrix. “La verità è che ero geloso: mi rubava la scena, avevo capito subito che un genio”. Risata. […]
09/05/2020 – Ansa