“Senti Little, senti Stefano, come vedi il mondo?”: nella sua autobiografia il chitarrista ricorda l’interviste “fantastica” del molleggiato, nel 1987. Ecco come andò, con un surreale intervento di Heather Parisi
Uscirà anche in Italia a breve “Unrequited infatuations”, l’autobiografia di Little Steven, “il Consigliere rock”, come si definisce nel sottotitolo: on “Memoir – La mia odissea fra rock e passioni non corrisposte” (questo il titolo dell’edizione nostrana per Il Castello/Chinaski Edizioni) c’è parecchia Italia.
Compreso il ricordo di un episodio memorabile, che fa parte di un genere molto apprezzato dai nostri lettori: le interviste surreali di Adriano Celentano. Quando Van Zandt parla del suo primo tour nel nostro paese, alla fine degli anni ’80, ricorda così l’incontro con Il Molleggiato, definito un suo doppio.
Durante il tour, ho incontrato il mio doppelgänger, Adriano Celentano, un leggendario cantante e personaggio italiano che ogni tanto ospitava uno show televisivo, quando ne aveva voglia.
Ci siamo divertiti, insieme.
Il primo incontro tra i due è del 1987, a “Fantastico“, al tempo il programma più importante della TV italiana: Little Steven, uscito dalla E Street Band da qualche anno, ha appena pubblicato il terzo album solista “Freedom – No Compromise” e canta quella che è una delle sua canzoni più famose, “Bitter fruit” (qualche anno dopo verrà anche tradotta in italiano da Antonello Venditti, “Prendilo tu questo frutto amaro“).
Poi arriva Celentano, con tanto di bandana in testa, come l’ospite. L’intervista comincia con un memorabile:
“Senti Little, senti Stefano, come vedi il mondo?”
Ad un certo punto arrivano Heather Parisi e Massimo Boldi, ma alla fine l’intervista prende pure una piega seria. Fino a quando arriva la ballerina che annuncia che dopo farà un balletto su “Bitter fruit”. Lì Little Steven, che ha riempito di complimenti Celentano, appare un po’ spaesato.
David Bowie diede a Celentano dell’idiota poco dopo la sua surreale intervista. Invece Little Steven ha ricordato con piacere più volte l’incontro, anche prima della biografa. Nel 2015, su Twitter ricordò l’intervista con un “Celentano, my hero!”
05/10/2021 – Rockol.it