Mina e Celentano, il ritorno tra dance e tango dopo 18 anni con il nuovo singolo ‘Amami amami’: l’ascolto di Rockol
Anticipato ieri da un leak d’autore (nel vero senso della parola), viene diffuso a partire da oggi presso il pubblico “Amami amami”, il brano che segna il ritorno discografico del duo Mina / Celentano a diciotto anni dalla pubblicazione dell’album eponimo che vide debuttare in coppia due dei più grandi interpreti della canzone italiana.
Scritto dall’israeliano Idan Raichel, autore anche del testo insieme a Riccardo Sinigallia, il brano è stato arrangiato da Ugo Bongiovanni e Massimiliano Pani, che si sono avvalsi della collaborazione di Giorgio Cocilovo per la registrazione delle parti di chitarra e di Pino Pischetola per il mixaggio: “Amami amami”, musicalmente parlando, non gioca più di tanto sulle dinamiche strumentali, partendo con un deciso quattro quarti sui quali si innesta immediatamente un riff di chitarra elettrica. L’andamento del pezzo è imperioso e lineare, con una struttura piuttosto semplice – strofa, ritornello, strofa, ritornello, strumentale, ritornello – equamente spartite tra le due voci, che si rispondono praticamente in ogni passaggio. Celentano, questa volta, ritocca il suo registro al rialzo per andare incontro alla Tigre di Cremona, specie sui ritornelli, caratterizzati da una fisarmonica – suonata dallo stesso Raichel – che conferisce, insieme alla melodia portante, una forte coloritura tango alle aperture e all’intermezzo strumentale.
Il testo è senza dubbio essenziale: a rendere interessante l’esecuzione è lo scambio nell’interpretazione dei (tutto sommato pochi) versi, un dialogo d’amore scritto e pensato per due protagonisti non più giovani, che rappresenta – forse – la peculiarità più intrigante di un progetto dal piglio fortemente pop e radiofonico.
“Quello che colpisce, lavorando con Mina e Celentano, è la loro lucidità”, spiega Pischetola, che ieri, giovedì 20 ottobre, ha fatto da padrone di casa presso gli studi milanesi di sua proprietà, dove l’album – registrato separatamente dagli artisti presso i rispettivi studi di Lugano e Galbiate – è stato mixato: “C’è qualcosa che sfiora l’inquietante nella meticolosità che ancora, nonostante le loro carriere, applicano al proprio lavoro. A una certa età l’idea di delegare parte del processo produttivo di un disco è anche plausibile, ma non per loro: per esempio, Adriano è un utente molto esperto di Pro-Tools, e fino all’ultimo non ha rinunciato a lavorare con me alla postproduzione con delle intense sessioni online con Teamviewer”.
Al brano verrà abbinato un video, girato a Venice Beach, Los Angeles, dove – come era logico aspettarsi – i due non appaiono mai fisicamente, se non per un veloce cameo, per mezzo di immagini trattate graficamente, sullo schermo di una smartphone.
“Amami amami” anticipa l’album congiunto di inediti “Le migliori”, atteso nei negozi per il prossimo 11 novembre. Sull’ideale seguito di “Mina Celentano” del ’98 l’entourage degli artisti rispetta rigorosamente la consegna del silenzio: le poche indiscrezioni che trapelano parlano di un disco all’insegna della novità, pieno di potenziali hit radiofoniche. Un lavoro, insomma, che – commercialmente parlando – potrebbe dire la sua in vista della volata di acquisti natalizia…
La fisarmonica di Idan Raichel, a metà brano, ripete quasi precisamente la lunga coda di fisarmonica che chiudeva “Storia d’amore”, la canzone di Adriano Celentano (firmata Beretta-Celentano-Del Prete):
Per la storia, e per rendere il giusto merito a chi quell’assolo suonò, ricordiamo che si trattava di Mario Battaini, milanese, 1931-2000, personaggio poliedrico della scena musicale, che passava indifferentemente e con disinvoltura dalla musica da ballo al pop psichedelico; con Celentano partecipò anche al Festival di Sanremo di “Sotto le lenzuola” (1971)
http://youtu.be/TaGJ7TKMPtA
e suonò in “Rimini” di Fabrizio De André.
21/10/2016 – Rockol.it