Musica on-line, gli eredi bloccano le canzoni di Battisti
La vedova di Lucio Battisti, titolare delle edizioni musicali Acqua Azzurra e Aquilone, ha deciso di bloccare la diffusione su Internet delle composizioni musicali firmate dal cantautore di Poggio Bustone, impedendone tout court lo streaming e il downloading se non previa esplicita autorizzazione. Mossa inattesa e controcorrente, nel momento in cui persino i Beatles e i loro eredi si accingono a rilasciare le agognate liberatorie, ma che forse funziona da spia di quanto sta accadendo sul mercato della musica digitale: dove i frutti e gli incassi della musica scaricata, per chi amministra i diritti delle canzoni ancor più che per le case discografiche, sono ancora infinitesimali rispetto ai rischi di pirateria e furto telematico (non solo di musica registrata, ma anche di testi, accordi e spartiti).
Una nota diramata dall’ufficio Multimedialità della SIAE ai titolari di licenza per utilizzazioni on-line di opere musicali informa dunque che “su richiesta pervenuta da parte degli Aventi Diritto? (cioè, nel caso specifico, la signora Grazia Letizia Veronesi), “con effetto immediato, non è autorizzata l’utilizzazione su siti Web, sia in streaming che in downloading, del repertorio appartenente agli eredi Battisti, Acqua Azzurra Edizioni Musicali srl e Aquilone srl per la quota parte loro spettante?. Eventuali permessi all’utilizzo di quel repertorio, pertanto, non verranno più rilasciati dalla società degli autori ma direttamente, nel caso, dalla signora Veronesi. C’è da aggiungere che la vedova Battisti non è la prima in Italia a osteggiare il via libera generalizzato alle opere musicali on-line: il suo nome, nei documenti SIAE, si aggiunge a quelli di Adriano Celentano e delle sue edizioni Clan e a una multinazionale del publishing come la EMI Music per la parte che riguarda il repertorio angloamericano.
18/07/2007 – Rockol