“Pazza Inter”, storia di un inno oscurato. Inter: “Rosita vuole soldi”… Rosita: “Falso”
A San Siro, il brano ufficiale è tornato ad essere “C’è solo l’Inter”. Il black out deciso dopo una richiesta economica di Rosita Celentano, che detiene i diritti. Ma la figlia del molleggiato smentisce.
di Gabriele Parpiglia
Come mai a San Siro da un po’ non risuonano note e parole di “Pazza Inter”, fino a poco tempo fa inno “ufficiale”, o comunque riconosciuto, dell’Inter? Il black out è datato 2 settembre, esordio dei nerazzurri a San Siro in campionato: ma prima di arrivare al perché, serve un passo indietro, per tornare alla nascita di quella canzone diventata simbolo. Aprile 2007: pochi giorni dopo il 15° scudetto, festeggiato a Siena, negli studi della più nota emittente radiofonica italiana entravano, fra gli altri, Javier Zanetti, Hernan Crespo, Roberto Mancini, Dejan Stankovic, Ivan Cordoba, Francesco Toldo, Luis Figo, Marco Materazzi, Julio Cruz. Quel giorno c’è il definitivo lancio del video e del cd della canzone, ancora non così nota, ma già nata in precedenza, con la musica di Goffredo Orlandi e testo di Paolo Barillari e Dino Stewart. Le edizioni musicali appartenevano prima alla DinDonDan Srl e poi alla Luna Park, sempre di Rosita Celentano, la figlia del Molleggiato, anche lui interista doc.
Quel giorno all’Olimpico — Pazza Inter diventa la melodia suonata e cantata a San Siro prima di ogni match dei nerazzurri e sostituisce di fatto il precedente inno «C’è solo l’Inter», ideato, composto e prodotto da Elio di Elio e le storie tese e cantata da Graziano Romani. La vera e propria consacrazione della canzone avviene nell’anno del Triplete: i tifosi interisti ricordano ancora quando quelle note esplosero pure all’Olimpico, in casa della Roma, il 5 maggio 2010, giorno della vittoria della Coppa Italia e addirittura la campagna abbonamenti 2012-13 viene ribattezzata “Amala”.
La voce di rosita Celentano — Poi quest’anno, dalla prima di campionato in casa, sparisce Pazza Inter e si ritorna a “C’è solo l’Inter”. Perché? Rosita Celentano, che detiene i diritti del brano, sull’argomento è vaga: “Non conosco i motivi reali, ufficialmente nessuno ci ha detto nulla e la cosa mi rammarica. Di certo non siamo stati noi a impedire l’utilizzo della canzone allo stadio”. Vero, la scelta è stata dell’Inter: però motivata — così pare — dall’irritazione conseguente a una richiesta economica per lo sfruttamento dei diritti. Richiesta giunta inattesa e che il club nerazzurro, dopo una serie di contatti per tentare di arrivare a un accordo, non ha ritenuto di dover accogliere.
Tifosi divisi — Di sicuro in casa Inter, a partire dal presidente Moratti, si è rispolverato con piacere “C’è solo l’Inter” e anche Mirko Mengozzi, speaker ufficiale della squadra nerazzurra, non ha dubbi: “Io lo preferisco, soprattutto nell’ultima parte dove dice: “E in Serie B non sono mai stato””. Più divisi sembrano i tifosi: sono in tantissimi a chiedersi perché “Pazza Inter” non si senta più. Per sempre?
LA REPLICA DI ROSITA CELENTANO: “INTER DIVULGA FALSE NOTIZIE” — Nel tardo pomeriggio, nuova precisazione della figlia di Celentano. “Sono molto dispiaciuta che i dirigenti dell’Inter stiano divulgando false notizie riguardo a mie ipotetiche, inopportune richieste economiche»: così Rosita Celentano risponde alle polemiche nate in questi giorni riguardo ai diritti dell’inno nerazzurro Pazza Inter . Le edizioni musicali sono della Luna Park, casa discografica della figlia del Molleggiato. “Quello che sto chiedendo dal 2003 – spiega Rosita Celentano – è il pagamento di quanto previsto dalla legge e da sfruttamenti pubblicitari non autorizzati. Esattamente come l’Inter ha chiesto a me il pagamento dei diritti per l’utilizzo del suo marchio e dell’ologramma. Io per prima sono sorpresa e dispiaciuta della decisione improvvisa dell’Inter di sostituire “Pazza Inter” con il vecchio Inno per normali e correnti questioni economiche, senza nemmeno considerare le preferenze dei tifosi”.
gasport
22/11/2012 – Gazzetta dello Sport