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Per Celentano ancora rischio monologo

Roma. Quaranta domande, una sola canzone e il rischio monologo in una puntata di «Che tempo che fa», quella di stasera su Raitre, che nel nome di Adriano Celentano si annuncia monografica, come non era mai accaduto. Se c’è una parola cui il Molleggiato (nella foto) è allergico, questa è «scaletta», e di questo ha parlato ieri con il conduttore Fabio Fazio e i suoi autori. Le cose certe sono la canzone («Io non so parlar d’amore»), le 40 domande già pronte e ovviamente top secret, la novità dell’interazione con il terzetto di comici del programma (Littizzetto, Cornacchione, Milani). Il resto sarà puro «celentanismo», cioè improvvisazione. Adriano manca dalla tv da più di un anno, dall’ultima puntata del suo «RockPolitik» del 10 novembre 2005 e, se si parla di apparizioni occasionali, dal Sanremo 2004 targato Ventura. Per varie ragioni (non ultima la voglia di fare un dispettuccio a Raiuno), ha scelto il talk-show di Fazio, che porta a casa un altro colpo: il suo programma, partito in sordina, è riuscito a coinvolgere personaggi che, in genere, il pubblico non è abituato a vedere sul piccolo schermo come Eco, Moretti (che mancava in tv dal 1977), Guccini, Gates, Benigni e Gorbaciov. Le 40 domande a Celentano preparate dagli autori e e dal conduttore toccano i temi più svariati, ma le risposte potrebbero tradursi in uno di quei silenzi che hanno contribuito a fare la fama del Molleggiato, o in un estemporaneo monologo. Il rischio, anzi, per la Rai è proprio questo: potrebbe scattare la risposta fiume su una domanda sulla Finanziaria, sulla manifestazione della Cdl o magari sulla tv in genere. Nessuno, al momento, è in grado di prevederlo.

02/12/2006 – Il Mattino

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