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Primo violino, tutti pazzi per Celentano

di Angela Majoli

ROMA – “Celentano vi stupirà”. Non ha dubbi il maestro Enrico Giovannini, dal 1990 primo violino dell’Orchestra sinfonica di Sanremo, che da quattro giorni è impegnato full time nelle prove con l’ex Molleggiato, superospite più atteso del festival al via martedì 14 febbraio. “E’ un artista e un professionista straordinario, meticoloso anche nelle sfumature, capace di trovare un mix perfetto tra lui, il brano che propone, la scenografia creata da Gaetano Castelli e le luci, che quest’anno davvero superano se stesse”, racconta durante una pausa. Top secret, naturalmente, i brani che Celentano sta provando: “Posso dire soltanto – sottolinea – che anche alle prove si conferma il personaggio istrionico che siamo abituati a vedere in tv, non cambia di una virgola: si ferma, pensa, ragiona continuamente su come valorizzare al meglio l’esibizione. Ma sa essere anche molto carino e spassionato, come quando ringrazia e si complimenta con noi musicisti”. Da dieci anni impegnato con il festival (“Quante ore proviamo al giorno? Meglio non parlarne”), il maestro Giovannini è abituato a veder sfilare big, giovani in cerca di vetrina per il loro talento, ospiti che “arrivano e decidono sul palco che tipo di performance fare. Ci stanchiamo molto, ma é anche il bello del nostro lavoro”. Un’attività che, per volere del maestro Bruno Santori, direttore stabile dell’Orchestra, da anni ha ormai sconfinato dal repertorio classico nel pop, al punto che è nato il nuovo logo della Sanremo Festival Orchestra: “Per noi è anche un modo divertente per uscire dalla ‘routine’, si fa per dire, di programmi di Brahms, Mozart, Cajkovskij. Certo, come musicisti sinfonici cerchiamo di valorizzare sempre al massimo la scrittura, l’arrangiamento e non sempre i brani in gara al festival lo permettono. Ma l’orchestra è al servizio degli artisti che si esibiscono: quello che conta è il cantante. E ad ogni modo quest’anno la qualità dei testi e delle melodie è notevole”. Due anni fa il maestro Giovannini partecipò alla ‘storica’ protesta dell’orchestra, con il lancio degli spartiti stracciati in segno di dissenso contro il verdetto del televoto che ribaltò quello dei musicisti: “Anche quest’anno l’orchestra sarà coinvolta nel sistema di votazione”, ma la novità è il coinvolgimento tramite Facebook del popolo della rete nella gara dei giovani: “Il regolamento è quello. Del resto – conclude il maestro – bisogna anche adattarsi ai tempi”.

12/02/2012 – Ansa

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