“Le sue parole male interpretate”
Nel suo programma televisivo Celentano aveva paragonato il rione di Milano a Scampia, suscitando l’ira dei residenti. Ma la moglie getta acqua sul fuoco.
di Marianna Vazzana
Milano, 18 ottobre 2012 — «Siamo sorpresi, dispiaciuti che gli abitanti di Quarto Oggiaro abbiano interpretato le parole di Adriano in maniera offensiva. Era l’esatto contrario». E’ Claudia Mori in persona a rispondere (tramite mail e poi al telefono) ai cittadini della periferia Nord di Milano scagliatisi contro una frase pronunciata dal Molleggiato all’Arena di Verona durante il concerto-evento seguito da oltre 9 milioni di telespettatori.
«Che valore avrebbe vivere in un appartamento con tutti i comfort possibili se poi quell’appartamento è inserito in un contesto come le Vele di Scampia o di Palermo oppure a Quarto Oggiaro a Milano?». La scintilla che ha scatenato un putiferio su Facebook e una protesta con tanto di cartelli e striscioni in piazzetta Capuana. «Siamo stanchi di sentir parlar male del nostro quartiere, sulla bocca di tutti solo perché ha una brutta fama. Altro che Scampia, qui abbiamo 19 associazioni di volontariato eppure nessuno ne parla», il succo della rivolta.
Ma le intenzioni di Celentano non erano quelle di denigrare la zona, anzi. «Adriano, nato e vissuto nelle periferie, si è schierato proprio dalla loro parte, contro i costruttori complici della politica corrotta di comuni e non solo che acconsente a far costruire orrende case per le persone normali che non possono permettersi ville o abitazioni prestigiose», spiega la Mori. La parola contesto era da intendere in questo modo, in senso architettonico e urbanistico. Casermoni obbrobriosi (mostrati anche in fotografia) che uccidono la bellezza.
«La bellezza intesa come uguaglianza, anche per come vengono costruite le case per i meno abbienti. Le battaglie che Adriano porta avanti da sempre – puntualizza Claudia Mori – riguardano anche dove le persone delle periferie sono costrette a vivere. In loculi e in brutti appartamenti dove anche la sicurezza non esiste. Questo è stato il tema del discorso di Verona, non è quello che la gente ha percepito». E ancora: «Non ha mai inteso parlare del Quarto Oggiaro quale esempio di particolare delinquenza. Così come per le Vele di Scampia o di Palermo. E’ ovvio che la delinquenza possa esserci ovunque». La Mori conclude inviando i saluti agli abitanti, «con la speranza che sia chiarito l’equivoco».
«Sono contenta che ci abbia risposto, non avevo dubbi», ribatte Paola Iubatti, presidente di Assogeventi e promotrice della protesta. A nome degli abitanti ringrazia Celentano, soprattutto perché «per l’ennesima volta ci fai capire che più un quartiere è invaso dai problemi più cerca la forza di reagire… e questo è anche Quarto Oggiaro». Ma al Molleggiato vuole anche dire che «non in tutte le periferie ci sono orrende case o loculi ma case popolari opportunamente ristrutturate». Per questo rinnova l’invito a visitare la zona. «In questo periodo Adriano è fuori Milano, impegnato in un progetto – spiega la Mori – ma in futuro non mancherà l’occasione. Quarto Oggiaro lo conosciamo bene, abbiamo anche degli amici».
18/10/2012 – Il Giorno (www.ilgiorno.it)