Recanati, Mazzieri: «Da mezzosecolo vesto Adriano Celentano»
di Gabriele Magagnini
RECANATI – Tra quanti riceveranno le civiche benemerenze spicca anche il nome di Franco Mazzieri, disegnatore di moda, titolare di un prestigioso atelier in via Santa Tecla 3, a Milano. La notizia del riconoscimento l’ha raggiunto nei giorni scorsi nel suo laboratorio ed il recanatese è rimasto sorpreso anche se ha particolarmente apprezzato pur non sapendo ancora, per via dei tanti impegni, se potrà essere presente alla cerimonia domenica pomeriggio. Da anni è conosciuto per essere il sarto di Adriano Celentano ma sarebbe troppo riduttivo pensare a Franco solo per la sua grande amicizia e stima che l’artista nutre per lui e che lo porta sistematicamente ad indossare i suoi capi, creati su misura, da oltre 46 anni, persino quelli che il cantante, attore e presentatore ha indossato tanto tempo fa nella trasmissione “Fantastico” dove il sarto recanatese è stato invitato ed intervistato da Marisa Laurito.
Mazzieri, in oltre 52 anni di attività, è divenuto uno dei più apprezzati sarti e disegnatori di moda e sono tantissimi i nomi importanti, compresi gli attori, che si rivolgono a lui, per non dire delle signore che all’eleganza tengono particolarmente. E che le sue realizzazioni per uomo, donna e bambino siano davvero qualcosa di speciale e particolarmente raffinato lo testimoniano gli apprezzamenti di una clientela affezionata. Una dedica da parte della signora Fioranna Negri che, impegnata in un convegno ad alto livello a Parigi, si era fatta confezionare due abiti su misura per l’occasione, molto apprezzati, e che gli scrive una cartolina: «Un caro abbraccio da Parigi che, pur essendo famosa per la moda, di certo non può vantare un atelier prestigioso come il suo». Altro apprezzamento importante quello di un attore che gli fa realizzare un abito davvero speciale per una campagna pubblicitaria e anche qui una dedica significativa: «Da Mazzieri a Michelangelo», tanto per manifestare la sua soddisfazione.
Franco, sarto e disegnatore di moda, nasce a Montefiore di Recanati nel luglio del 1940 e all’età di soli 12 anni inizia ad apprendere il mestiere sotto la guida di quella che definisce la sua prima insegnante, la sorella Maria, bravissima nel cucire. Dopo la giovinezza e dopo aver maturato varie esperienze presso qualificate sartorie come Monetto Sabatini di Montefano, Rosilio Foglia di Recanati e Romolo Ricci di Porto Potenza Picena, decide di lasciare la sua terra proprio per dare libero sfogo alla sua grande passione per il lavoro di sarto e se ne va a Milano per perfezionare le sue conoscenze della tecnica sartoriale. Una scelta vincente.
«Nel capoluogo lombardo – racconta Franco Mazzieri, raggiunto al telefono nel suo atelier – ho potuto lavorare presso rinomate sartorie e frequentare corsi di specializzazione artistica per poi aprire nel 1968 un laboratorio dove poter disegnare e realizzare modelli esclusivi su misura, per uomo, donna e ragazzi, pubblicati da varie riviste nazionali e internazionali e presentati al pubblico attraverso le sfilate. Se oggi, dopo tanti anni, abbiamo una clientela affezionata e importante è perché qui può trovare ciò che desidera, soddisfare ogni esigenza».
Mazzieri, un sarto innamorato del proprio lavoro che pensa sempre a qualcosa di innovativo per le sue creazioni tanto che adesso si è dedicato molto a quelle che chiama “sigle”, ovvero iniziali di chi indossa il suo capo, inserendole in parti sempre diverse, addirittura con una sorta di “schedina” che può cambiare colore a seconda dell’abito. «Si tratta – spiega Mazzieri – di una cosa che pensavo da tempo ed ho scoperto che ci sono molti che tengono tantissimo a questa forma di personalizzazione dell’abito, anche perché unica e bella da vedere». Un sarto che guarda sempre al presente pensando al futuro ed al cambiamento della moda.
«La moda sta cambiando in peggio e basta osservare come vestono i giovani. Io realizzo capi unici ai quali dedico il mio tempo sino al termine del lavoro, senza pensare a portarne avanti diversi contemporaneamente». Nei progetti a breve l’allestimento nel suo laboratorio di un piccolo museo con i lavori realizzati giusto per tramandare ai posteri una vita spesa a confezionare abiti con rifiniture particolari e preziose, perseguendo la qualità estrema e con una precisione unica. Maggior tempo verrà dedicato all’attività editoriale e presto l’uscita di un altro volume su come debbono essere i pantaloni, dopo quelli già pubblicati sull’arte del cucire.
Accanto a Franco Mazzieri c’è la moglie Giovanna, con la quale ha organizzato il longevo corso “Impariamo, giocando, a vestire le bambole” per avvicinare i bambini dai 7 ai 13 anni al mondo della sartoria. La prima edizione nel 1982. Mazzieri, un sarto-disegnatore di moda innamorato del proprio lavoro.
11/06/2016 – CorriereAdriatico.it