RockPolitik, attesa thrilling su ospiti e monologhi
Roma, 16 ott. – Michele Santoro, salvo complicazioni politiche dell’ultim’ora, Daniele Luttazzi, Luciano Ligabue, Maurizio Crozza in versione George Bush e un grande attore hollywoodiano, che (sfumato il nome di Arnold Schwarznegger per incompatibilita’ di date) potrebbe essere comunque un nome del calibro di Tom Cruise, Brad Pitt o Harrison Ford.
Mancano quattro giorni all’esordio su Raiuno, giovedi’ 20 ottobre, di “Rockpolitik”, il nuovo show di Adriano Celentano e, in assenza di qualsiasi conferma ufficiale, l’attesa sugli ospiti del Molleggiato e’ diventata thrilling. Le uniche certezze per ora sono i ‘no, grazie’ di Beppe Grillo ed Enzo Biagi che, per motivi diversi, hanno detto pubblicamente di non voler riapparire sugli schermi Rai, il primo per non compromettere l’iter legale dell’annoso contenzioso contro Telecom per l’144, il secondo perche’ non vuole piu’ mettere piede nell’azienda da cui si ritiene “maltrattato”. Ma, conoscendo i precedenti di Celentano, sono soprattutto i suoi famosi monologhi interrotti dalle altrettanto note ‘pause’ a far tremare i polsi a qualche dirigente Rai. Nella scaletta della prima puntata ad esempio -a quanto apprende l’ADNKRONOS- c’e’ un buco di un’ora, che Adriano ha gestito completamente da solo e in cui nessuno sa cosa dira’.
Guardando gli spot del programma c’e’ chi ha ipotizzato che Celentano sia orientato ad affrontare i grandi temi della guerra, della fame e dell’ecologia. Piu’, naturalmente, quello della liberta’ d’espressione che potrebbe essere uno dei fili conduttori della prima puntata e al quale e’ dedicato in qualche modo (oltre alla presenza di Santoro e Luttazzi) anche il brano-manifesto del programma, “L’Indiano”, scritto da Paolo Conte per Celentano, a 40 anni da “Azzurro”. Quel che e’ certo e’ che si trattera’ di quattro puntate destinate a lasciare il segno, piu’ per le parole di Celentano che per quelle dei suoi ospiti. Ma la suspance e’ destinata a rimanere intatta fino all’inizio della diretta di giovedi’, visto che Celentano, chiuso nel suo mega-studio bunker di Brugherio con i suoi autori, ha deciso di rinunciare anche alla conferenza stampa di presentazione.
16/10/2005 – Adnkronos