Roma – Prove in studio per Adriano Celentano e Gianni Morandi, in vista della nuova edizione del Festival di Sanremo, al via il 14 febbraio, dove il Molleggiato è il “superospite” più atteso.
A documentare tutto è un video, che dura appena 26 secondi, pubblicato questa mattina sul blog ufficiale del cantante: si sente la voce di Adriano, che intona brevemente il brano “La cumbia di chi cambia”, con alla chitarra Morandi. I due sono immersi nella penombra di uno studio (probabilmente a Galbiate) nel quale a malapena si distinguono le sagome.
E proprio di Celentano, che devolverà il suo compenso a Emergency e alle famiglie bisognose di sette città, ha parlato anche Cecilia Strada in un’intervista concessa a Chi: «Ha fatto una scelta ottima. Devolvendo il suo ingaggio – ha spiegato la presidente di Emergency – proprio alle famiglie in difficoltà e a noi che curiamo chi ne ha bisogno nel mondo, Italia compresa, Adriano chiude il cerchio: le tasse dei cittadini vengono così utilizzate per aiutare i più bisognosi, che è esattamente il modo in cui dovrebbero essere utilizzate».
Quanto alla decisione di Celentano di farsi carico delle imposte sul suo ingaggio, Cecilia Strada svela un “paradosso”: «Le uniche spese che non hanno tagliato sono le spese militari. Qualche giorno fa, in un silenzio assordante, la Camera ha rifinanziato quelle che chiamiamo “missioni di pace”. E se poi quelle tasse le usano per bombardare? Lui non fa beneficenza per curare? Non voglio che questo suoni come incentivo all’evasione, sono l’ultima persona al mondo, diciamo pure che è una battuta, una considerazione».
Su Chi ci sono anche le testimonianze dei sette sindaci chiamati a scegliere le famiglie destinatarie della beneficenza, come il primo cittadino di Roma, Gianni Alemanno: «Abbiamo già individuato tre famiglie in condizioni di grave disagio»; quello di Milano, Giuliano Pisapia: «Non abbiamo ancora deciso, ma con la crisi c’è ampia scelta»; quello di Napoli, Luigi De Magistris: «Terremo conto del numero dei figli e del quartiere»; quello di Bari, Michele Emiliano: «Abbiamo sul tavolo tanti interventi straordinari da effettuare»; infine, Matteo Renzi (Firenze), Massimo Zedda (Cagliari) e Flavio Tosi (Verona) ha detto che si affideranno ai servizi sociali per decidere.
07/02/2012 – Il Secolo XIX