ARNOLD SCHWARZENEGGER PER UN GIORNO GOVERNATORE DI CELENTANO
MA I VERI TERMINATOR DELLA PRIMA PUNTATA SARANNO BIAGI, LUTTAZZI E SANTORO
ECCO PERCHE’ DEL NOX SI VUOLE AUTOSPENDERE: “SARA’ UNA TRIBUNA ELETTORALE”
Sarà un Katrina politico-catodico quello che si abbatterà sui teleschermi fra 9 giorni. Perché Celentano ha tutte le rotelle nel posto giusto per travolgere la New Orleans di Del Nox. Infatti gli ospiti confermati per la prima punta di “RockPolitik” sono tre supposte avvelenate e a tre punte per il direttore di RaiUno: Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi. (Marcolino Travaglio sarà presente in un’altra puntata?)
Ora è facile immaginare quello che accadrà una volta che i tre grandi epurati dall’editto bulgaro di Berlusconi metteranno piede sul palco di Brugherio ospiti del Molle Agiato. Quindi l’incazzatura di ieri dell’ex deputato di Forza Italia Fabrizio Del Noce ha origine dalla presenza dei magnifici tre:
«Non posso andare avanti elemosinando notizie. Sto pensando di autosospendermi dall’esercizio dei miei poteri e doveri editoriali – ha tuonato Del Nox – Per quanto mi riguarda nelle ore in cui andrà in onda Rockpolitik potrebbero anche togliere il marchio di RaiUno: nonostante abbia incontrato Celentano, visitato lo studio e cenato con lui, quello che vorrei sapere non lo so e quello che so non mi interessa».
Certo, le elezioni si avvicinano e “bisogna evitare che la trasmissione diventi una tribuna per fare propaganda. La libertà editoriale concessa a Celentano è un’anomalia assoluta. Se non posso esercitare il controllo, sono di fatto già autosospeso. Vorrei sapere chi vigila in questo caso. In azienda non si sono posti il problema: sembra che la cosa vada bene a tutti. Chiarisco la mia posizione adesso perché non voglio che qualcuno mi dica che non l’avevo detto”.
Ancora: “Celentano sostiene che garantirà il riequilibrio: ma va realizzato attraverso una linea editoriale, non con l’interpretazione personale della linea. Il servizio pubblico non può abdicare al controllo editoriale, che è cosa diversa dalla censura. Mi sembra sbagliato consentire a una persona, seppure un grande artista, di andare in onda senza sapere cosa dirà”.
Del Nox furioso continua. “L’incontro con Adriano nello studio di Brugherio si è svolto in un clima quasi affettuoso, però sul piano dei contenuti siamo rimasti su binari paralleli: c’è poca comprensione, se non incomprensione. Alle mie domande sugli ospiti, ha opposto i suoi silenzi. Della parte rock ho capito tutto, della parte “politik”, non ho capito niente. Per Celentano non mi devo preoccupare perché il suo programma vuole unire, non dividere: per lui unire significa che nessuno deve capire con certezza quello che ha voluto dire, ma ciascuno lo interpreta a modo suo”.
A questo punto l’uragano Katrina, carico di Biagi-Santoro-Luttazzi, casca direttamente sulle spalle dell'”incompatibile” direttore Alfredo Meocci, che a Milano, durante il Prix Italia dichiarò che a Celentano è permesso tutto e di più. Anche di avere come ospite-celebrità, sempre per la prima puntata, nientemeno che Arnold Schwarzenegger. Sì, proprio lui: il governatore della California, ex Terminator. Ma per Del Nox i veri Terminator sono i tre grandi epurati Rai.
IL CDA RAI: “FORSE È SOLTANTO UN´IDEA PUBLICITARIA”
Silvia Fumarola per “La Repubblica”
Il Cda Rai si occuperà del caso Celentano martedì. L’uscita di Del Noce lascia perplessi i consiglieri. Carlo Rognoni: «Mi auguro che sia un gioco delle parti, un colpo pubblicitario per lanciare RockPolitik. Se invece è una cosa seria, dovrà essere sentito il Cda. A me pare sia difficile dire che Celentano è un comunista o che non conosca bene le regole della democrazia». Gennaro Malgieri solleverà il caso: «Ne parlerò martedì, quindi non ritengo giusto anticipare quello che dirò».
Nino Rizzo Nervo suggerisce a Del Noce «di sdrammatizzare e prendere atto del fatto che Celentano, così come dovrebbe avere ogni artista, ha piena libertà di espressione». «Il direttore di RaiUno» dice Sandro Curzi «sapeva sin dal dicembre 2004 che a Celentano era stata data carta bianca, come sempre la Rai ha fatto con lui. Una decisione che ritengo motivata, che si può discutere ma è legittima. Del Noce avrebbe potuto ritenerla talmente inaccettabile dal suo punto di vista da rassegnare subito le dimissioni, ma è inaccettabile che parli di possibile autosospensione e innesti polemiche solo ora».
12/10/2005 – Dagospia