Adriano Celentano su Repubblica critica il vertice sul Clima e critica le scelte energetiche del Governo
(IRIS) – ROMA, 11 DIC – La conferenza sul clima di Copenaghen e il ritorno al nucleare in Italia sono i temi di un intervento di Adriano Celentano pubblicato su Repubblica. “La presidenza danese – scrive – ha preparato una bozza che darebbe ai paesi ricchi e non all’Onu il controllo della lotta alle emissioni di gas serra. E pertanto sancirebbe per i paesi ricchi il diritto di inquinare il doppio dei paesi in via di sviluppo. Praticamente – rileva il cantante- il contrario del Protocollo di Kyoto che ammoniva i paesi ricchi ad assumersi la responsabilita’ nella lotta ai cambiamenti climatici”.
Per quanto riguarda l’Italia, Celentano si dice preoccupato non dalle dichiarazioni di Spatuzza – ”un’assurdita’ alla quale non credo neanche se vedo Berlusconi con in mano una lupara” – ma dalla ”costruzione di otto centrali, tra le quali si fa strada l’ipotesi che la prima potrebbe sorgere nei pressi di Chioggia, mentre le scorie si spediscono al Sud”. ”Naturalmente si muore sia al Nord che al Sud – scrive – ma il ministro Scajola ha pensato bene di distribuire le sofferenze di morte in base al conto in banca. Al Nord spetta il privilegio di una morte istantanea, causata dall’esplosione della centrale, mentre il povero Sud dovra’ accontentarsi di una morte lenta e sofferente come solo il cancro sa dare”.
”Berlusconi – scrive ancora- non fa altro che vantarsi del fatto che lui e’ stato eletto dal popolo, ed e’ vero. Il popolo e’ sovrano, dice sempre, e bisogna rispettare la sua volonta’. Mi domando allora per quale motivo non si debba rispettare la volonta’ di quello stesso popolo che oggi lo ha eletto, quando nel 1987 si espresse in modo cosi’ categorico e inequivocabile sull’abrogazione delle centrali nucleari”.
Celentano si rivolge direttamente ai giovani del Veneto: Credo che il Veneto e non solo il Veneto, quando sara’ il momento, debba necessariamente mobilitarsi nella piu’ grande manifestazione pacifica contro le nuove e subdole dittature che, per la bramosia di potere, vogliono rendere l’Italia una brace radioattiva. Dittature che tuttavia non appartengono solo alla destra: mai come questa volta possiamo dire che gli italiani sono soli, tranne qualche eccezionale protezione da parte della sinistra”.
11/12/2009 – IrisPress.it