Torna «Yuppi Du» il film restaurato evento a Venezia con Celentano
Roma. Una colonna sonora da urlo, un merchandising mai visto per un film italiano, una campagna di lancio come al solito fatta di attese e misteri e poi quella specie di Cristo di schiena su tutti i muri della città: nel ’75 usciva in Italia il musical ambientalista di Adriano Celentano, Yuppi Du, considerato ad oggi la sua opera più significativa. Dopo due anni di attesa, lo stesso Celentano presenterà alla Mostra del cinema di Venezia (27 agosto-6 settembre) il film restaurato e rimixato nelle musiche. Sarà un evento, la sera del 4 settembre nella sala grande del Palazzo del Cinema quando, in presenza del protagonista, la Mostra presenterà in prima mondiale il «ritorno a casa» del film, in parte ambientato proprio a Venezia.
Yuppi Du nel ’75 fu in concorso al Festival di Cannes (con Citto Maselli contrariato perché fu preferito il film di Celentano al suo «Il sospetto») ottenendo ottime critiche. È certamente il più importante e rappresentativo della carriera cinematografica di Celentano, è un’opera che rivela ancora oggi tutta la sua attualità (le morti sul lavoro, la disoccupazione, le difficoltà di vivere al limite della soglia della miseria, l’inquinamento, i cantieri navali e le fabbriche chimiche, la disuguaglianza sociale). Yuppi Du è un’opera forse sgangherata, come disse qualcuno, certamente inclassificabile e dalla forte carica anticipatrice, caratterizzata da intuizioni folgoranti e da un ritmo stravagante, capace di spaziare dal genere comico al drammatico, dal fiabesco al musicale. In Yuppi Du trova il suo culmine il percorso ecologico di Adriano Celentano, espresso già con «Il ragazzo della via Gluck».
Al momento dell’ uscita nelle sale (il 7 marzo del 1975) il film conquistò l’amore del pubblico, che ne decretò il successo al botteghino (garantito anche dall’omonima canzone, che l’anno seguente vinse il Nastro d’argento). Yuppi Du venne presto inserito tra le pellicole di culto del cinema italiano dei ’70, ma rimase negli anni seguenti largamente inedito all’estero. Anche in Italia intere generazioni non hanno mai avuto occasione di vederlo. Il film, infatti, non è mai stato distribuito in videocassetta o dvd (i diritti sono di Celentano), mentre in tv è passato in tv solo quattro volte.
Scritto, (con Alberto Silvestri e Miky del Prete), diretto, musicato, montato, interpretato da Celentano e prodotto dal suo Clan, il film nacque come storia di un giardiniere e con il titolo «Adriano opera prima», la storia di un giardiniere poi trasformata nella dolorosa via crucis di un povero cristo, Felice Della Pietà, che vive in una stamberga con Adelaide (Claudia Mori) e i suoi figli (quelli veri), ma che non ha mai dimenticato Silvia (Charlotte Rampling).
Alessandra Magliaro
29/05/2008 – La Sicilia