Nessuna preoccupazione da Rockpolitik, “per la semplice ragione che esiste un contratto. E’ tutto sancito nel contratto tra Rai e Celentano e dunque non prevedo problemi. Carta bianca si’ a Celentano ma sempre nella cornice di un accordo che definisce limiti e regole. Penso che alla fin fine l’artista fara’ una trasmissione rispettosa del contratto”. E’ quello che pensa, o forse auspica, Giuliano Urbani, componente del consiglio di amministrazione della Rai, che domani si occupera’ anche di Rockpolitik, il nuovo programma di Adriano Celentano, prima puntata in onda giovedi’ 20 su Raiuno. Se ne occupera’ – dice Urbani – “anche perche’ c’e’ il direttore di Raiuno, Del Noce, che ha posto un problema che comunque va affrontato. Senza per questo essere preoccupati piu’ del dovuto”. L’ex ministro dei Beni culturali sottolinea che “la Rai svolge un servizio pubblico, e abbiamo quindi doveri che ci vengono da questa particolare funzione. Doveri che sono poi richiamati nei contratti”. Per questo egli e’ dell’avviso che “quando il direttore generale Meocci parla di carta bianca per Celentano, dice qualcosa di vero. Ma senza far venir meno un’esigenza da cui non si puo’ prescindere: occorre sempre stare dentro i contratti, nei limiti che esso definisce. E credo che Celentano sappia benissimo cosa puo’ fare e cosa invece no. Se viola il contratto, sa bene di farlo. Per questo ritengo che fara’ una trasmissione che non violi il contratto”. All’obiezione che, al di la’ di questa cornice di regole, resta il fatto che un’eventuale “violazione” fatta da Celentano possa finire con l’avere sull’opinione pubblica un impatto di non poco conto, Urbani replica che “questo rischio c’e’ sempre. Si tratta di vedere se poi diventi realta’ o meno. Di sicuro le cautele dell’azienda ci sono tutte, e’ un’ovvieta’”.
17/10/05 – La Repubblica