E’ da un pò di tempo che non mi concedo il piacere di lasciare qui un mio pensiero. L’onda anomala degli eventi che riguardano il nostro mito sicuramente ha catalizzato la nostra attenzione sul susseguirsi di notizie, previsioni e commenti. E’ stato un grande anno per il nostro Adriano. Ci ha regalato un album nuovo, diverso dalle aspettative, discusso e discutibile ma proprio per questo generoso di sonorità e di parole-pensiero. Siamo stati tutti rapiti dalle emozioni che ha saputo regalarci e che si rinnovano giorno dopo giorno. E, come sempre, intorno ad un suo lavoro, sia esso musicale o televisivo, si moltiplicano i commenti e si intersecano dibattiti e considerazioni, più o meno serie, in merito al valore delle dichiarazioni e delle idee. E le cose, così vanno le cose, vanno avanti, non si fermano. Proseguono le contraddizioni politico-sociali della nostra stanca italietta, assistiamo a sempre più ingiustizie in merito ad una falsa giustizia troppo arbitraria e assoggettata alla politica, e ci indigniamo per le sempre più crescenti bestialità umane. Morti bianche, morti ammazzati, morti nascosti, morti annunciate, vendette trasversali. Paura…Paura per un futuro non più certo, non più di facile interpretazione. Ovvio, la ciclicità degli eventi non si è mai arrestata e mai lo farà. Un loop che si ripete inesorabilemente tra guerra e pace, tra sangue e lacrime. Un dio sempre più fragile nascosto nelle tasche di improbabili potenti. La speranza non muore, l’aspettativa per un domani migliore non può e non deve mancare. E mi rendo conto che ogni nostro dolore, ogni pena individuale non è altro che un insignificante microcosmo. Inutile evidenziarne la poca importanza rispetto ad un meccanismo ben più complesso e ben più indipendente da ogni singola ruota. Gli ingranaggi quelli sì che devono essere ben oliati. Affinchè tutto il movimento possa proseguire… Ogni anno che passa porta con sè nuovi propositi mitigando quelli obsoleti, dandoci forse una speranza in più di veder concretizzato quell’obiettivo stanco ma persistente che ancora vediamo in fondo al tunnel. Bisogna non arrendersi, credere sempre in qualche piccolo cambiamento, bisogna correre ma non rincorrere. Ci sono temi come l’ecologia e la carestia che hanno un valore immenso, aldilà di ideologie politiche e di parziali interessi. C’è la necessità di livellare prima che lo faccia l’aldilà la nostra coscienza, le condizioni e i privilegi. Ci sono molte cose ancora da fare. Qualcuno di noi ha la responsabilità di aiutare nuove piccole anime a sviluppare una propria identità proattiva. Tutti abbiamo il nostro piccolo obiettivo. Ogni nostra singola azione può partecipare a costruire qualcosa di più bello e di meno malvagio. Personalmente porto avanti una battaglia per una vita familiare all’insegna dell’amore, inteso come rispetto reciproco e come tolleranza… E’ una mia (difficile) battaglia…La affronterò.
Tornando a noi sono contento della crescita esponenziale della community di ACfans ma non lo sono altrettanto del modo di vivere questa community. Personalmente auspico che i “personalismi” e gli individualismi possano lasciare il passo ad un concetto più conviviale di comunità, laddove ogni singola esperienza venga portata al servizio di tutti, dove la cultura venga diffusa e NON ostentata, dove i battibecchi personali non cadano nella prolissa ed inutile offesa e contro-offesa. Dove il soliloquio non sostituisca il dialogo. Dove le idee vengano recepite e proposte come tali, dove le differenze culturali e sociali non vengano evidenziate ma superate. Dove TUTTI, più o meno colti, più o meno accorti, possiamo partecipare ad una sola grande attività di scambio e interscambio. La mia non vuole certamente essere un’inutile ramanzina, non ne ho titoli nè ruolo. Vorrei solo provare a smuovere qualche coscienza distratta in favore di una rinascita della vecchia sana abitudine di manifestare il proprio pensiero con umiltà e rispetto delle altrui posizioni. Come Andrea spesso ha ricordato, questo blog e questo forum sono liberi e non vietati. Bambini, religiosi, atei, agnostici, tutti hanno il diritto di parteciparvi. Tutti possono dire la loro ma la chiarezza delle idee e il rispetto delle opinioni avverse alle nostre devono sempre essere Fondamento dal quale far nascere ogni libero post o commento. La musica di Adriano e il suo pensiero sono certamente il motore di ACfans, e devono restarlo, poi ben vengano tutte le divagazioni e tutte le vie laterali (senza danni collaterali) che possono aprirsi ai nostri occhi. Tutti abbiamo il diritto di manifestare le nostre idee. E sono anche belle tutte le sezioni che man mano abbiamo aperto nel forum. I “sto bene perchè”, “sto male perchè”, e tutte le sezioni in Community caratterizzano la spontaneità e la personalità che ognuno lascia consentendo di agganciare altre esperienze e altre idee…
Mi auguro che ACfans cresca sempre più, con sempre nuovi utenti, ma anche che tutti noi facciamo il possibile per salvaguardarne l’identità e il valore.
Buon Natale e Buon 2008 a tutti
Paolo