Adriano Celentano, cantautore
Al contrario di quello che qualcuno sostiene, Adriano Celentano è più un cantautore che un interprete. Se è vero che con quella voce che potrebbe cantare anche l’elenco del telefono (Paolo Conte docet) ha interpretato magnificamente canzoni scritte da altri, Azzurro su tutte (la cui musica fu scritta proprio da Conte, mentre il testo è di Vito Pallavicini), è altrettanto vero che ha scritto gran parte delle canzoni che poi ha interpretato. E anche per quelle che non ha scritto, Adriano, avendo il totale controllo in sala d’incisione, ha sempre seguito ogni passaggio delle registrazioni e del missaggio, intervenendo sulla scelta degli arrangiamenti e a volte anche sui testi, finendo per far diventare il pezzo totalmente suo. Se questo dettaglio a volte non risalta adeguatamente come dovrebbe, è a causa, oltre che della poca professionalità di una parte della stampa specializzata, soprattutto del metodo di lavoro di Adriano, e della sua filosofia di vita. Adriano infatti, avendo il culto dell’amicizia ben radicato dall’infanzia, ha sempre concepito anche il lavoro come qualcosa da fare insieme agli amici divertendosi. Tant’è che fondò una casa discografica per mettersi in proprio, il Clan, e la concepì proprio come una comune in cui gli amici collaboravano tra loro e, almeno in teoria, si sostenevano a vicenda. Capitava così che le canzoni nascessero in collaborazione con altri musicisti e autori. Succedeva anche che Adriano, per la sua generosità, lasciasse firmare ad altri canzoni composte da lui, solo perché costoro avevano aggiunto, o limato, o sostituito un paio di versi alla composizione originale. Sempre in nome dell’amicizia. Per esempio, è davvero possibile che di una canzone autobiografica come Il ragazzo della Via Gluck Adriano abbia firmato unicamente la musica, mentre il testo è opera del solo Luciano Beretta? In realtà la mano di Adriano si sente eccome, soprattutto nel finale (“Se andiamo avanti così/chissà come si farà”); e che dire di Storia d’Amore? Anche qui Adriano avrebbe firmato solo la musica, ma un verso dall’italiano creativo, diciamo così, come “se non ero stato il suo ragazzo era colpa di lei” fa ragionevolmente pensare che pure il testo sia principalmente opera di Adriano; stesso discorso per il famoso errore grammaticale volutamente inserito in Una carezza in un Pugno (“ma non vorrei che tu/a mezzanotte e tre/stai già pensando a un altro uomo”), che non è certo opera di Beretta; e in Svalutation qualcuno riuscirebbe a rintracciare l’apporto di Pallavicini e Beretta in un testo che è puramente celentaniano, fra parole di nuovo conio come quella che dà il titolo al brano, o invenzioni come “sul lettation” (o sul lettescion)? Inoltre: siamo proprio sicuri che un testo così personale come quello del brano Madonna Mia, contenuto nell’album Atmosfera, lo abbia davvero scritto Giuseppe Moccia alias Pipolo, l’altra metà del duo registico formato con Castellano? E questi sono solo i primi esempi che vengono in mente.
Tra l’altro Claudia Mori, sua compagna da una vita, in merito ha dichiarato che Adriano, fino alla metà degli anni Novanta:
Ha scritto gran parte delle sue canzoni lasciando che altri le firmassero. E’ una cosa che gli ho spesso rimproverato. Non tanto per i diritti d’autore quanto perché si creano delle false verità.
Claudia non ha torto quando parla di “false verità”, visto che di solito Adriano viene considerato soprattutto un interprete. Eppure un grandissimo artista come Fabrizio De André, che ha spesso privilegiato la collaborazione con altri artisti nella sua attività cantautorale (basti pensare ai dischi realizzati col contributo determinante di gente come De Gregori, Massimo Bubola, Mauro Pagani, Ivano Fossati), e che come autore unico (sia per il testo che per la musica) ha firmato solamente otto canzoni, viene considerato giustamente come il cantautore italiano per eccellenza. Mentre Adriano a volte non viene nemmeno considerato come un cantautore, anzi c’è chi fa paragoni fuorvianti con gente come Morandi, che è interprete puro, salvo rarissimi casi in cui ha cofirmato alcuni pezzi. E pensare che lo stesso De André aveva un’enorme stima per Adriano tanto da considerarlo un suo pari e da definirlo:
Un cantautore di prima razza. Non per niente ha dovuto metter su una casa discografica per proprio conto. Che cosa fa Celentano? Racconta, ragiona. Come faccio io, a mio modo.
Magari certi giornalisti impreparati farebbero meglio a tenere a mente le parole di uno che se ne intendeva come De André.
Nel frattempo noi elenchiamo di seguito le canzoni scritte da Adriano, come risulta dall’archivio Siae; canzoni di cui Adriano ha scritto la musica, o il testo, o entrambe le cose. La lista non è completa, ma vuole dare un quadro si spera esauriente dell’attività da compositore di Adriano. Non sono state volutamente considerate le prime composizioni rock and roll, come per esempio Il Tuo bacio è Come un Rock o 24000 Baci, perché la parte musicale fu opera del fratello di Adriano, Alessandro, che non era iscritto alla Siae.
Lista (incompleta) di brani composti da Adriano Celentano | mostra> |
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Antonio