Adriano Celentano: una Pantera Nera all’Arena di Verona
Personalità, Coraggio e Leadership
Un artista storico tra i più importanti – tutt’oggi – del palcoscenico nostrano (e non solo). Un artista che, in oltre 50 anni di carriera, ha fatto di tutto e di più, e che non deve certo dimostrare niente a nessuno. Un artista di 74 anni che non fa concerti dal vivo da ben 18 anni. Eppure eccolo lì, a mettersi ancora una volta in gioco. Decide di tornare a cantare dal vivo per i suoi fans e di farlo in grande stile; lui che è “condannato” a fare le cose in grande, all’esclusiva, a far discutere, a sorprendere, ed emozionare. Arena di Verona, due serate consecutive, diretta televisiva su Canale 5 e diretta radiofonica su RTL. Un esercito tra collaboratori, musicisti, ballerini, tecnici e quant’altro. Un palcoscenico imponente come pochi, scenografie e luci spettacolari, telecamere ovunque (elicottero e spidercam compresi). E così ecco Rock Economy, l’evento musicale e televisivo dell’anno (e non solo). Adriano si mette in gioco e non lo fa certo sottovoce, ma prendendosi tutti i rischi del caso. Tutti gli occhi e i riflettori sono puntati su di lui. In un tal contesto, quanti altri potrebbero reggere tali pressioni? Pochissimi. E lui si concede anche il “lusso” di starsene in silenzio, nelle sue proverbiali pause, volute e/o non.
Non ne aveva certo di bisogno, eppure ha deciso di affrontare questa nuova sfida; per i tanti fans che non lo vedevano da anni e per i più giovani che non ne avevano mai avuto l’occasione.
Anche nella scelta di esibirsi per due serate consecutive Adriano ha dimostrato grande coraggio. Da un punto di vista della diretta televisiva, anche per un big come lui c’erano dei rischi (tra l’altro i concerti non si sono mai dimostrati eventi adatti alla televisione). I record di ascolti non solo lo hanno premiato, ma sono persino aumentati nella seconda serata (annientato il solito calo “fisiologico”)!
Trasversalità e Resistenza
Un artista senza tempo, senza età e senza confini. Partita la prevendita dei biglietti per assistere ai due concerti, sono bastate 48 ore per il tutto esaurito. I 24.000 biglietti sono andati letteralmente a ruba. Ma chi sono stati gli acquirenti? Persone di tutte le età, compresi tantissimi giovani. Persone provenienti da ogni regione d’Italia, ma anche dall’estero: Russia, Germania, Francia, Belgio, Olanda, Svizzera… Quanti altri artisti di 74 anni possono vantare una cosa del genere? Adriano coi suoi concerti ha riunito un’impressionante varietà di persone. All’Arena vi erano scatenatissimi fans di vecchia data, affiancati ad altrettanto scatenati fans alle “prime armi”. Dagli anziani ai ragazzini, tutti insieme a cantare le canzoni di Celentano. Compresi gli stranieri che non conoscevano l’Italiano o che l’hanno imparato attraverso le canzoni del loro idolo. Un mito come pochi.
Alla faccia di chi si permette di affermare che ai giovani non gliene frega assolutamente nulla di Celentano, come ha fatto in una diretta televisiva il critico Mario Luzzatto Fegiz. Ma in che mondo vive? Ritirati!
Immenso e Mitico
E’ un Mito vivente! A 74 anni ha ancora una voce di una bellezza e di una potenza unica. A parte qualche comprensibilissima sbavatura, Adriano ha cantato veramente alla grande, spaziando tra tonalità bassissime (vedi per esempio “Io sono un uomo libero”) e notevoli acuti (vedi per esempio “Woman in love”). Sentirlo cantare dal vivo è stata la realizzazione di un grandissimo sogno. Probabilmente nel corso della prima serata di Rock Economy tensione ed emozione non mancavano (erano 18 anni che non faceva concerti!), ma la sua personalità, la sua presenza scenica e il suo carisma hanno avuto decisamente la meglio. Vederlo camminare col suo passo felpato e deciso da un angolo all’altro del palco, è stato uno spettacolo. Nonostante qualche inconveniente tecnico (il bello e brutto della diretta), Adriano ha saputo mantenere la calma e la situazione sempre sotto controllo. Nella seconda serata le cose sono andate meglio e si è visto un Adriano ancora più padrone assoluto della scena, divertirsi col suo pubblico!
E che dire dei suoi sguardi, dei suoi sorrisi, dei suoi saluti, delle sue strette di mano e del suo favoloso look (immancabile il leggendario stivaletto)?
Molleggiato (più che mai)
A 74 anni il nostro Adriano ha dimostrato una condizione fisica che ha quasi del miracoloso. Tra l’esibizione all’Arena e le registrazioni delle prove, si è visto un Celentano in grandissima forma, che ci ha deliziati ancora una volta con le sua uniche ed inimitabili movenze. Quando Adriano molleggia non ce n’è per nessuno! Vederlo in azione è arte e stile allo stato puro. Lo fa con una naturalezza e una classe che mai nessun imitatore potrà raggiungere. Quando Adriano si muove e balla alla sua maniera (anche in questo è unico), emoziona e affascina… tant’è che – tra le celebrità italiane – probabilmente vanta il maggior numero di imitatori (e ce n’erano a Verona!). Ce ne sono di bravi, bravissimi, ma converranno anche loro che di Celentano ce n’è uno solo.
La serata conclusiva di Rock Economy non poteva chiudersi in modo migliore, con Adriano che torna a molleggiare come ai vecchi tempi, sfoderando buona parte del suo originalissimo “repertorio”. E così all’Arena fu delirio totale dei fans!
Alla faccia di quei cretini che da anni si permettono di scrivere “l’ex molleggiato”. Ma quale ex? Adriano è, e sarà sempre il Molleggiato, anche quando non potrà ballare come ha fatto di recente. Molleggiato PER SEMPRE! Come la vostra vergognosa invidia…
Impegnato e Innovativo
Si è sempre contraddistinto per aver messo la sua arte a servizio dell’impegno. E con Rock Economy non si è smentito. Con una formula del tutto innovativa quanto rischiosa, ha saputo inserire argomenti d’enorme importanza ed attualità, in un contesto festoso e di euforia. Non era certo una cosa semplice, ma tutto sommato, Adriano è certamente riuscito nell’intento. Sia con la scaletta delle canzoni, con alcune scelte certamente mirate, che hanno visto brani impegnati di grandissima attualità; sia coi celebri monologhi dello stesso Adriano (comunque brevi e “leggeri”); sia con l’introduzione di grande impatto; sia con l’intervento dell’economista Jean-Paul Fitoussi (probabilmente dilungatosi un pochino). Una cosa è certa: davanti a milioni d’italiani, sono state dette cose molto importanti, ovviamente in sintonia col pensiero dell’artista padrone di casa. Probabilmente non si è mai visto uno spettacolo del genere e forse mai si ripeterà.
Umile quanto Forte
Adriano ha affrontato tutto il percorso che l’ha visto entrare ed uscire dal palcoscenico dell’Arena di Verona, con grande impegno ed umiltà. Il più grande di tutti si è messo in gioco e l’ha fatto con la consapevolezza delle proprie debolezze. Non ha certo preso l’impegno sottogamba, ed infatti ha provato e riprovato per parecchie settimane. Un vero esempio d’umiltà e forza. Sul palco, insieme ad Adriano, sono salite tutte le sue immense ed indiscutibili doti, ma anche i suoi limiti, che l’artista non ha certo nascosto, in perfetta sintonia con l’onestà e l’autenticità che lo hanno sempre contraddistinto. E’ così Adriano, come forse nessun altro al mondo, si può permettere il lusso di dimenticare qualche parola/frase delle sue canzoni, tra gli applausi, i sorrisi e l’affetto del suo pubblico. Non solo, è persino riuscito ad ironizzarci sopra, trasformando i suoi difetti in punti di forza. Ma non è nuovo a questo, perché l’ha sempre fatto: coi suoi tic e le sue pause, per esempio. Un re Mida!
Amico
Nella sua lunghissima carriera, Adriano è sempre stato accompagnato da tanti amici, alcuni dei quali lo affiancano come sempre ad ogni suo evento (vedi il “barista” Dino o il mitico batterista Gianni Dall’Aglio). A Rock Economy ce n’è però stato uno in particolare: Gianni Morandi. Il quale è stato l’unico ospite canoro delle due serate. Ma più che ospite, direi amico-collaboratore, perché Morandi è stato parte integrante di questo evento. Non sono un suo fan, ma l’ho apprezzato tantissimo. Non soltanto per la sua bravura e la sua professionalità, ma per la grandissima umanità. Un grande artista che si contraddistingue per la sua semplicità e solarità. Su quel palco, è stato veramente un ottimo compagno per Adriano; quindi una graditissima presenza.
Fans
Finalmente è arrivato il giorno che tutti noi fans di Celentano aspettavamo ansiosamente da anni. Molti giovani, per la prima volta nella loro vita, hanno avuto la possibilità di poter assistere ad un evento del proprio idolo. Un evento quasi inaspettato, perché Adriano non si esibiva in un concerto dal vivo da ben 18 anni. Dopo anni di “silenzio” (nessuno meglio di noi può conoscere il significato della parole “attesa”), i fans del Molleggiato hanno avuto il loro momento di gloria. Verona è stata invasa dai fans di Adriano Celentano e sono stati momenti indelebili, che noi tutti conserveremo per sempre tra i ricordi più preziosi. I concerti sono stati una festa sui prati, esplosa sulle note di “Azzurro” (che avremmo potuto tranquillamente cantare fino a l’indomani mattina, senza minimamente stancarci) e con l’interminabile ovazione durante l’esecuzione di “Anna parte”. Apoteosi e delirio totale in chiusura, tra le note di “Prisencolinensinainciusol” ed un Adriano che si scatena ballando e molleggiando (non poteva regalarci saluto migliore). E che dire di quando tutti, ma proprio tutti, abbiamo accompagnato Adriano sulle note de “Il ragazzo della via Gluck”?
Speriamo Adriano possa regalarci altri eventi come Rock Economy, per farci vivere i nostri sogni ancora una volta!
Adriano, nell’attesa ci accontentiamo di qualche nuovo album (per favore non farci aspettare tanto, come in questi ultimi anni)! 🙂
non Fans
All’Arena di Verona eravamo in tanti, ma probabilmente non tutti eravamo fans di Adriano. Magari qualcuno era un semplice estimatore e magari qualcuno era lì solo per sentirlo cantare e basta. Ovviamente questo qualcuno non conosce il vero Celentano. Il Celentano che diverte, emoziona e stimola il ragionamento. Il cantante, l’artista, l’uomo e il predicatore. Perché Adriano è tutto questo e non lo si può scindere. Per il classico concerto di sole canzoni, bisogna optare verso qualche altro cantante (termine molto riduttivo nel caso di Celentano), possibilmente tra quelli che si limitano a varcare le soglie del consenso facile.
Capisco l’insofferenza per non poterlo sentire cantare in alcuni momenti, ma quei quattro fischi che ho sentito, trovo siano stati vergognosi ed irrispettosi. Chi ha fischiato (quattro gatti), non era degno di stare all’Arena. Ma Adriano accetta le critiche e vi ha già perdonati… io invece no, ma di certo non me la prendo, perché non vi si può dare importanza.
Gratitudine
E’ passato circa un mese da Rock Economy, ma non posso smettere di pensare ai meravigliosi ricordi legati a questo grandissimo evento e penso di poter parlare a nome dei tantissimi fans che come me, hanno avuto la fortuna di potervi assistere. Sarò scontato, ma non possono non chiudere ringraziando immensamente questo sconfinato artista e questo grandissimo uomo. Grazie Ultimo Gigante!
GRAZIE ADRIANO!
Andrea
amministratore e webmaster di ACfans