Prisencolinensinainciusol, l’innovativo pezzo composto da Adriano Celentano e pubblicato nel 1972, viene ormai considerato come precursore del rap e dell’hip hop, non solo dallo stesso Adriano o dai fan, ma pure da giornalisti specializzati e dai colleghi musicisti, anche stranieri (resta memorabile, tra gli altri, il tweet di Jonny Greenwood, il grande chitarrista dei Radiohead che postò il video della canzone con un messaggio che diceva “Italy invents Hip Hop – in 1972”). A corroborare questa tesi c’è anche un fatto accaduto qualche mese dopo la pubblicazione del pezzo che, rivisto col senno di poi, ha dell’incredibile.
Nel gennaio del 1973, Adriano fu invitato a Cannes, al gala d’apertura del Midem (acronimo di Marché International du Disque et de l’Edition Musicale), prestigioso, soprattutto all’epoca, evento francese. Quella sera si esibivano anche Yves Montand e Stevie Wonder, ma Adriano, secondo il resoconto di Sorrisi e Canzoni: “ha battuto tutti, facendosi applaudire più di tutti, e divertendo una platea affollata non di pubblico qualsiasi ma di operatori economici refrattari ai facili entusiasmi“. Adriano eseguì un paio di vecchi pezzi rock and roll, e dopo si scatenò proprio con Prinsencolinensinainciusol. A stupire non è l’esibizione in sé, né il consueto entusiasmo con cui questa venne accolta, ma un particolare che all’epoca venne liquidato come nota di colore, una delle solite stravaganze di Celentano riguardanti l’abbigliamento. Adriano, infatti, quella sera indossava una felpa con cappuccio, comprata a una boutique femminile (!), e tenne il cappuccio in testa per tutta l’esibizione.
Insomma, Adriano nel 1973 eseguì Prisencolinensinainciusol, considerato negli anni successivi come pezzo precursore del rap e dell’hip hop, con indosso una felpa con cappuccio, cioè con una tenuta che, soprattutto negli anni novanta, divenne il tratto distintivo dei rapper americani. Una coincidenza stupefacente. Talmente incredibile che, se non ci fossero le foto a documentarlo, si farebbe fatica a credere. E che dimostra una volta di più, pur trattandosi di una coincidenza, il grande fiuto e le notevoli doti artistiche di Adriano.
Nel frattempo, ci chiediamo se negli archivi del Midem abbiano conservato il video di questa esibizione. Sarebbe interessante vederla. Chissà.
Antonio