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Analisi sugli ascolti di Adrian

Paolo Bonolis, Carlo Conti, Gerry Scotti, Massimo Giletti, Piero Chiambretti ad Adrian

Qualche giorno fa, parlando del ritorno in televisione di Adriano Celentano con Adrian, avevamo scritto che la quantità di pubblico scottata dalla volta precedente avrebbe rappresentato una grossa incognita e che, anche se non ci saremmo trovati di fronte a un flop, sarebbe stato a dir poco complicato ripetere i sei milioni di spettatori della prima puntata andata in onda a gennaio. I dati di ascolto della trasmissione andata in onda ieri sera, senza tenere conto del cartoon, hanno confermato le impressioni dei giorni scorsi: con 3.869.000 spettatori e uno share del 15.41% ci troviamo di fronte non ad un flop, ma ad un Adriano Celentano normalizzato. D’altronde, c’è sempre una prima volta per tutto.

Le ragioni sono diverse: oltre alla concorrenza agguerrita, quella parte di pubblico, che temeva di rivivere un’esperienza simile alla precedente di cui abbiamo già detto, non è stata aiutata dalla scelta di mantenere un basso profilo, in netto contrasto con il martellamento pubblicitario della volta scorsa. Perché, al di là delle ironie sul volume degli spot, quel martellamento aveva ottenuto il suo scopo: quello di generare interesse intorno al nuovo programma tanto da ottenere quei sei milioni di spettatori che per la televisione di oggi rappresentano un risultato ragguardevole. Invece adesso si è scelta un’altra strada, con l’aggravante di non aver chiarito del tutto che Adriano stavolta sarebbe stato parte attiva dello show, intrattenendo e cantando, com’è infatti accaduto (e di non aver nemmeno detto con chiarezza quale fosse il titolo della trasmissione: che si chiamasse Questa è la storia si è scoperto quasi casualmente). Anche l’intervista/siparietto a Verissimo non ha chiarito il punto: Adriano aveva cominciato dicendo che si sarebbe fatto vedere durante lo show, ma poi ha proseguito dicendo che un’artista, facendosi vedere troppo, finisce per stancare il pubblico, oltre a far capire di tenere molto più al cartoon che al resto. L’apparizione a Verissimo è stata molto apprezzata dai fan, ma non ha chiarito le idee al resto degli spettatori, ed è stato un peccato perché aveva generato interesse, dato che Verissimo, trasmissione già di successo, aveva ottenuto un significativo rialzo negli ascolti grazie ad Adriano. Ma il destino non è segnato: non è detto che gli ascolti non possano aumentare, a patto di non aspettarsi improbabili boom dello share, ma da qui alla settimana prossima bisogna fare in modo di alimentare il passaparola positivo (approfittando anche del fatto che sui social e su Twitter in particolare, le impressioni sullo show che hanno preceduto il cartoon fossero in gran parte positive), magari riproponendo negli spot e nei vari telegiornali Mediaset spezzoni di Adriano che canta e fa spettacolo da par suo. E convincere Adriano che questo è il modo migliore per promuovere anche il cartoon. Al Clan e a Mediaset non mancano certo mezzi e capacità per mettere in moto una degna campagna promozionale.

Antonio

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