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Caro Adriano, i novax non sono una minoranza discriminata

adriano celentano con libro in mano

Diamo spazio al pensiero personale del nostro caro amico Antonio, appassionato fan di Adriano che tante volte su queste pagine ha scritto interessanti articoli, da esperto qual è, della carriera celentanesca. Questa volta non si trova in accordo col nostro amato Adriano… riteniamo tuttavia di condividere con voi questo suo sfogo, probabilmente per molti condivisibile.


Caro Adriano, ho deciso di scriverti perché io e tantissimi altri troviamo preoccupante la piega che stanno prendendo i tuoi video Instagram sui novax. Se ti fossi limitato a dire che trattare i novax come delle bestie ignoranti meritevoli solo di disprezzo e insulti è sbagliato e controproducente, nessuno avrebbe potuto dire nulla. D’altronde ci sono anche illustri commentatori che adesso inziano a dirlo. Com’è successo altre volte, tu ci sei arrivato prima di loro. Bene, bravo. Ma poi sei andato oltre, troppo oltre, e il tuo messaggio rischia di andare perso (cit.), affogato da questi video a dir poco discutibili che non si capisce dove vogliano andare a parare. Avevi scritto un bellissimo post nel 2020 dove sostenevi, cito testualmente, che i negazionisti dicono “colossali stronzate” e che confidavi nelle giovani generazioni. Non avrai cambiato idea, ma è chiaro che sei diventato più morbido con i novax: è scattato qualcosa nella tua testa per cui adesso li vedi come una minoranza di scapestrati da trattare con benevolenza e comprensione. Purtroppo non è così. Innanzitutto tu mischi cose diverse, buttandole nello stesso calderone: parli di tendere la mano alla “gente che ha paura”, ma quelli sono al massimo scettici, non novax. I novax sono una cosa diversa, non hanno realmente paura del vaccino: credono ai complotti, dicono menzogne sapendo di dirle, sono intolleranti e violenti con chi non la pensa come loro, non rispettano il prossimo. Queste persone organizzano cortei, spesso senza permesso, dove creano focolai per il contagio, vanno a fare la spesa senza mascherina danneggiando chi invece la porta e non vuole correre rischi, molti, nel loro delirio, dicono di contagiarsi di proposito per sviluppare gli anticorpi, organizzano spedizioni punitive negli ospedali perché, a loro dire, i medici mentono, rischiando di fare danni irreparabili. Eppure tu, di fronte a tutto questo, lamenti che i novax non abbiano libertà di parola. Lasciami dire francamente che è incredibile anche solo pensarla, una cosa del genere. I novax imperversano nei vari talk show a tutte le ore del giorno; questo a te sembrerà il minimo sindacale, ma non è così: nei paesi seri, nei talk di approfondimento, si invitano a parlare solo gli esperti, gente come i novax, che propala menzogne pericolose, non ha diritto di cittadinanza. Bisognerebbe semmai fare una campagna contro i talk perché continuano a invitare queste persone, invece siamo all’assurdo che tu attacchi conduttori e ospiti perché non li lasciano parlare abbastanza, cosa peraltro non vera. Ma com’è possibile, Adriano? Dove vedi questa mancanza di libertà? Che poi, quella non è libertà, di cui tu, perdonami, sembri avere una visione distorta. Se un novax diffonde dati falsi per sostenere le proprie tesi, perché dovrebbe avere spazio e minutaggio per dirle? Perché un virologo dovrebbe essere costretto a discutere con un troglodita che dice che i vaccini sono un siero malefico e, se si arrabbia di fronte a tali idiozie, rischia pure di prendersi i tuoi attacchi perché non si è mostrato abbastanza paziente? Ma davvero non noti l’assurdità della cosa? Questa non è libertà, questo è caos, e in questo paese ce n’è fin troppo, senza che ti ci metta pure tu a fomentarlo. Il prossimo passo qual è? Un talk dove invitare un ebreo e un negazionista dell’Olocausto dove l’ebreo deve star lì mogio a sentire che Hitler non ha fatto uccidere nessuno e che le camere a gas non sono mai esistite, e questo in nome della libertà di parola? Non lo ripeterò mai abbastanza: qui non si tratta di mettere a confronto diverse visioni politiche, qui si dà voce e spazio a gente che dice pericolose sciocchezze, a cui gente in ascolto potrebbe dar retta ed essere portata a contagiarsi e a morire. E non puoi lisciare il pelo a queste persone e poi stupirti quando quelli minacciano di morte Bassetti: quelli, Adriano, non sono una frangia minoritaria di disagiati, i novax sono quasi tutti così, e tu difendendoli come stai facendo, finisci inconsapevolmente per fomentarli. E che uso pensi che facciano i novax dei tuoi video? Li diffondono sui loro profili social, opportunamente tagliati, strumentalizzando e distorcendo il tuo messaggio. Loro non dicono: grazie Adriano per aver detto che meritiamo di essere trattati come gli altri; no, dicono: Celentano è un novax come noi! E c’è gente che ci crede, anche perché tu non fai nulla per rendere chiaro il tuo pensiero. Devi renderti conto che è un argomento troppo serio per giocare con l’ambiguità, non è come ai tempi del Fantastico di Pippo Baudo dove facevi quella gag dove non si capiva se pagavi o meno le tasse, quando in realtà le pagavi. E non si può fare come ai tempi di 125 milioni di cazzate, dove volevi mettere a confronto uno contrario alla pena di morte contro uno favorevole (il confronto non si è più fatto perché quello favorevole non ebbe il coraggio di andare in tv a sostenere la sua tesi, erano davvero altri tempi). In una pandemia dove la gente si ammala e muore (ancora ieri il Covid ha fatto 380 vittime), non è decoroso mettersi a fare video in cui gigioneggi e prendi in giro, fra tutti, il virologo Pregliasco che bene o male fa il suo mestiere quando poi difendi sciagurati come Paragone e Povia. Non puoi rimbrottare Mentana, che ti ha sempre stimato, perché giustamente dice che nei suoi spazi non darà voce ai novax (ma viva Mentana!) per poi tessere uno strampalato elogio a Maria Giovanna Maglie che tra l’altro non ti ha mai sopportato e che ti ha scritto un fintissimo messaggio di ringraziamento su Instagram. Da uno con il tuo seguito sarebbe stato lecito attendersi prese di posizione senza ambiguità a favore dei vaccini; magari, se proprio volevi pubblicare dei video, potevi riprendere quelli dei poveretti novax che adesso, intubati in un letto d’ospedale a combattere tra la vita e la morte, si dicono pentiti per aver detto sciocchezze. Invece, nulla di tutto questo. E le tue ultime prese di posizione disorientano tutti. Non essendo avvezzo ai social, ti limiti a leggere i commenti ai tuoi post su Instagram, nemmeno tutti, e non ti accorgi che anche la maggior parte dei tuoi fan è confusa, disorientata, spaventata dalle cose che dici. Mi sono preso la libertà di riportare un paio di commenti presi da Instagram e Facebook, omettendo il nome degli autori anche se sono pubblici, correggendo errori di grammatica e di battitura, così che tu ti renda conto dell’effetto che hanno fatto le tue parole:

Non voglio credere che Adriano sia diventato un novax, specialmente dopo quello che ha detto l’anno scorso. Forse vuole evitare una guerra civile fra vaccinati e non vaccinati, però non è chiaro e ammetto che queste sue uscite mi inquietano

Adriano, ma che dici?! Come fai a parlare di dittatura contro i novax che sono ovunque? In una vera dittatura quelli come loro verrebbero arrestati e tu non potresti dire queste cose! Sono veramente deluso, non mi sarei mai aspettato questo da te!

E questi sono i fan, i non fan cosa credi che pensino? C’è anche chi parla di ipocrisia, perché, com’è noto, tu e tua moglie vivete protetti nella vostra villa dopo aver preso le misure necessarie per proteggervi. So anche che il motivo principale per cui hai rifiutato l’invito al Festival di Sanremo dell’anno scorso è stata la paura di contagiarti. Non essere novax e dare l’impressione di esserlo è forse la cosa più autolesionista che tu abbia mai fatto in vita tua, e ne hai fatte parecchie. Se pensi di essere in una botte di ferro perché l’anno scorso hai fatto un post in cui attaccavi i novax e poi hai detto in collegamento telefonico a Mara Venier che ti saresti vaccinato, mi dispiace, ma ti illudi: la gente non ricorda dichiarazioni vecchie di una settimana appena, figuriamoci se queste risalgono all’anno precedente. Quindi, per favore, anche se forse non leggerai mai questo articolo: basta con questi video; e se proprio vuoi continuare, sii più chiaro e non farti strumentalizzare dai violenti che usano e infangano il tuo nome. Una pandemia mortale è una cosa troppo seria e richiede come minimo chiarezza d’intenti. Magari è ora di pensare a un ritorno artistico in grande stile, quello che per orgoglio avevi in animo di fare dopo le disavventure di Adrian, e che la pandemia ha poi bloccato. Sei così preso da questa assurda campagna che del duetto uscito da poco con Mina sembri il primo di cui non t’importi nulla. Parli di un ipotetico ritorno in televisione, ma come puoi pensare che dei dirigenti si fidino a darti spazio dopo le cose che hai detto sui novax e i toni che hai usato? E in questo caso non si tratterebbe di censura come accadde ormai dieci anni fa quando Masi era direttore generale della Rai: questa volta, mi dispiace dirtelo, sarebbe semplice buonsenso, perché nessuno sente il bisogno di avere altri spazi in cui novax diffondono teorie pericolose e magari infangano la memoria di David Sassoli, come è accaduto solo qualche giorno fa. Ho detto più volte a amici e conoscenti che la tua popolarità è troppo grande perché tu, con certe prese di posizione, riesca a distruggere la tua reputazione. Forse però è meglio non tirare troppo la corda.

Antonio

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