Le verità di Ricky Gianco sul Cantagiro del ’62 e su Pregherò
E’ sempre un buon momento per smentire alcune leggende metropolitane, specie se si può fare affidamento sulle parole dei testimoni diretti. E, nonostante alcuni di questi testimoni a volte tendano a cambiare versione a seconda dell’umore del momento, a contare sono le prime dichiarazioni e non le successive variazioni. In questo articolo, dunque, vengono riportate due testimonianze, una di qualche anno fa, l’altra piuttosto recente, di Ricky Gianco, ex membro del Clan, su due fatti di cui si è molto discusso e su cui ancora vengono dette imprecisioni; per dirla con un eufemismo: la pubblicazione del brano Pregherò da parte di Adriano Celentano e la partecipazione al Cantagiro del 1962 in cui Adriano si fece sostituire in alcune tappe proprio da Gianco.
Al Clan di Celentano sei però durato poco; giusto il tempo di regalargli un pezzo del calibro di “Sei rimasta sola” e di farti fregare “Pregherò”…
Sono durato poco perché all’inizio il Clan di Celentano era un gruppo autonomo di lavoro ante litteram: a quel tempo forse non ci rendemmo conto di questo. Facevamo tutto noi: le copertine dei dischi, le etichette disegnate, le fotografie, gli arrangiamenti e i pezzi stessi. Così scrissi appunto “Sei rimasta sola” e “Pasticcio in paradiso” che era appunto il retro di “Pregherò”. Ritornando su questa canzone, non è vero che Adriano me la fregò: la canzone gli piaceva a tal punto che non sapeva come fare a dirmi che la voleva incidere lui. Poi trovammo l’escamotage del seguito con “Tu vedrai”; lui era convinto che questa operazione avrebbe funzionato molto di più. In effetti dal punto di vista economico fu proprio così. Lui era popolarissimo, era già il Grande Celentano, mentre io ero lo sconosciuto Ricky Gianco. Il pubblico mi aveva visto soltanto quando sostituii Adriano al Cantagiro per cantare in sua vece “Stai lontana da me” perché si era fatto male: ad onor del vero in quell’occasione fece finta di farsi male. Quindi in conclusione accettai quanto studiato e, lo ribadisco, la cosa funzionò molto bene.
(Intervista rilasciata alla rivista Musikbox nel 1997)Si dice addirittura che la fece chiudere in camerino per impedirle di esibirsi.
L’ho letto anch’io, ma non andò così. Adriano, anzi, aveva fatto finta di farsi male per darmi la possibilità di sostituirlo in due tappe del Cantagiro. Furono le popstar di allora (Claudio Villa, Luciano Tajoli, Teddy Reno, ndr) a rinchiudermi dentro un camerino per sottopormi a un processo. Secondo il loro punto di vista era inconcepibile che un ragazzino che non era nessuno vincesse al loro posto. Non se ne capacitavano.
(intervista rilasciata a la Nuova Sardegna nel febbraio del 2020)
Antonio