ACfans

L’ultimo gigante e la bambina

Adriano Celentano (a sinistra) - Laura, una sua fan (a destra)

Era il 1979. Avevo 9 anni. Un pomeriggio come tanti altri, dopo aver fatto i compiti, tirai fuori il mio mangianastri rosso per ascoltare un po’ di musica prima di cena.
Ma quel giorno volevo ascoltare qualcosa di diverso dal solito. Chiesi a mio padre se mi prestava una delle sue musicassette. “Ok ma mi raccomando eh”. “Sì sì papà. Prendo questa”. Frugai nel porta cassette e tirai fuori una musicassetta a caso (a caso… 🙂 certo, come no).
Mi sistemai sul letto, schiacciai il tasto play. E l’aria della mia cameretta si riempì di una voce incredibile. Rimasi folgorata, quella voce mi era entrata totalmente dentro, testa e cuore, vibrava e regalava emozioni come mai mi era capitato.
Riascoltai quel nastro almeno altre cinque volte. Quando lo tirai fuori lessi sull’etichetta: “Azzurro/Una carezza in un pugno”, Adriano Celentano. “Papà, chi è questo signore?” “Ma chi, Celentano? È uno grande, ma grande davvero eh! Ti piace?” “Tantissimo!!! Mi parli di lui? Hai una foto? Quanti anni ha?”
Era nata una fan…o meglio, una ultras, come spesso mi definiscono. E ne vado fiera!
Ora sono quasi trent’anni che ti seguo, Adrianone mio. Sei stato, sei e sarai sempre la colonna sonora della mia vita. Mi hai regalato e mi regali sorrisi, risate e lacrime. Il tuo sorriso che riscalda il cuore solo a guardarlo. La tua umanità. Il tuo essere avanti in ogni cosa, da sempre.
E per questi tuoi splendidi 80 anni posso solo dirti GRAZIE, ieri, oggi, sempre e per sempre.
Ti voglio bene.

Laura

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