Viaggio tra le cover internazionali dei successi di Adriano Celentano
Un breve excursus tra le tante cover internazionali di brani di Adriano Celentano incise nel corso dei decenni:
Johnny Hallyday – 24000 baisers (1961)
Johnny Hallyday, storico cantante francese, l’uomo che portò il rock and roll in Francia, decise di tradurre uno dei cavalli di battaglia del primo Adriano in omaggio a uno dei pochi rocker che, come lui, non cantavano in inglese.
Dean Martin – Grazie, Prego, Scusi (1964)
Il celebre crooner italo-americano, sodale di Jerry Lewis prima e di Frank Sinatra poi, anche notevole attore in film come Un dollaro d’onore, incise la versione inglese di Grazie, Prego, Scusi nel 1964, mantenendo il titolo italiano.
Jay and The Americans – Goodbye Boys, Goodbye (1964)
Questo gruppo pop rock americano, celebre nei primi anni sessanta grazie soprattutto alla hit Come a Little Bit Closer, incise una bella versione di Ciao ragazzi in inglese che fu pubblicata come lato B proprio della hit succitata.
Francoise Hardy – La Maison Où J’ai Grandi (1966)
La più celebre delle cover internazionali di un brano di Adriano. Francoise Hardy, chanteuse di fama mondiale, che partecipò nel 1966 al Festival di Sanremo in coppia con Edoardo Vianello, rimase colpita da Il ragazzo della via Gluck che Adriano portava in gara quell’anno tanto da volerne fare una sua versione in francese. La Maison Où J’ai Grandi, pubblicata solo pochi mesi più tardi, ottenne un grande successo internazionale, tanto che Francoise Hardy venne invitata al Tom Jones Show a eseguire il brano.
Verdelle Smith – Tar and Cement (1966)
De Il ragazzo della via Gluck esiste anche una versione americana dal titolo Tar and Cement (Catrame e cemento) della cantante Verdelle Smith. La canzone rappresenterà la sua unica grande hit da classifica.
Ken Dodd – Azzurro (Blue Skies) (1970)
Il comico e cantante inglese Ken Dodd, un’istituzione nel Regno Unito, scomparso a 90 anni nel 2018, incise nel 1970 una versione inglese di Azzurro, dove viene posta in evidenza la melodia.
Vlassis Bonatsos – There is no one like me (2003)
Il popolare cantante e uomo di spettacolo greco Vlassis Bonatsos incise una bella versione rock di Non esiste l’amor in lingua inglese.
Alex Chilton – Il ribelle (1995)
Il cantante e chitarrista americano, famoso negli anni sessanta come voce del gruppo The Box Tops e successivamente fondatore dei Big Star, incise la cover in italiano de Il Ribelle nell’album A Man Called Destruction, pubblicato nel 1995. La eseguì anche dal vivo con una certa frequenza, introducendola come un brano del “re del rock and roll italiano”.
Der Blutharsch – La barca (2012)
Il gruppo industrial/neofolk austriaco Der Blutharsch incise nel 2012 una sorprendente cover, cantata in italiano con vistoso accento, del brano La barca pubblicato nel 1976 nell’album Svalutation. Questa versione venne inserita come traccia fantasma a chiusura dell’album When Did Wonderlan End?, rilasciato nel 2012 (a partire dal minuto 3:26).
Mike Patton – Storia d’amore
Nell’ambito del suo progetto solista di recupero delle vecchie canzoni italiane, Mike Patton, celebre cantante e musicista americano conosciuto soprattutto come voce e leader del gruppo alternative metal Faith No More, eseguiva spesso dal vivo Storia d’amore, uno dei più celebri cavalli di battaglia di Adriano.
Antonio